Nino Andena
Bertonico, Lodi – ITALIA
Allevamento Frisia
700 capi totali | 350 in lattazione
170 ettari coltivati
Destinazione del latte: Formaggi DOP e Latte alimentare (Santangiolina Soc. Agr. Coop.)
Nella gestione economica della stalla, qual è l’aspetto più oneroso?
“Sicuramente l’alimentazione, che incide per più della metà dei costi, seguita dalla manodopera”.
Come si può ridurre l’incertezza dei costi alimentari?
“Conoscendo il più possibile i costi in anticipo e programmare gli acquisti di conseguenza”.
In azienda come si comporta: acquisti a medio- lungo termine o al bisogno?
“Dipende. Noi acquistiamo sia materie prime come la soia, il mais, il girasole che mangimi finiti. Se il prezzo di mercato è basso, cerchiamo di sottoscrivere contratti di fornitura per più mesi, se invece i listini sono alti, seguiamo il bollettino del mercato. La sfida per gli allevatori è imparare a gestire la volatilità dei mercati”.
La strada del latte in Italia è quella delle Dop o esistono alternative?
“Le Dop sono il sistema che ci tutela di più, perché esaltano la nostra diversità di produzioni e la tipologia dell’Italia, diversa nelle produzioni dalla montagna alla pianura. Tuttavia, se le Dop forniscono alcune chance in più, non credo che il sistema italiano debba disdegnare i prodotti non Dop”.
Ad esempio?
“Abbiamo perso il primo mercato della mozzarella, nome e prodotto italiano che ci siamo fatti depredare dai competitor mondiali. È un formaggio che potrebbe darci grandi soddisfazioni. Ma oltre a quello, anche su un prodotto di commodities come il latte in polvere potremmo dire la nostra. Il gruppo Ferrero è un esempio: ha deciso di acquistare il latte italiano per la polvere, pagandolo di più. Siccome l’Italia è deficitaria di latte, anche prodotti non esaltanti come sono invece le Dop potrebbero essere nicchie da sfruttare”.
Emerge l’esigenza di un polverizzatore in Italia?
“Secondo me sì. Mi riferisco a impianti gestiti dai produttori italiani attraverso cooperative o Aop, in collaborazione con i consorzi di tutela”.