Carni suine: la Cina rallenta la corsa. C’è da preoccuparsi?
25 Giugno 2021

Le importazioni di carni suine della Cina rimangono su un quadrante positivo nei primi cinque mesi del 2021: +9,5% in volume e +8,8% in valore rispetto allo stesso periodo del 2020. Tuttavia, i dati relativi al mese di Maggio indicano per la prima volta dopo 2 anni una contrazione del 7,2% in quantità rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

Import Cina
Prosciutti e Spalle congelati+44% Maggio 2021

In un quadro mensile negativo per l’import di carne suina in Cina, cresce invece la voce doganale dei “Prosciutti e spalle congelati”: +44,3% e 111.161 tonnellate ritirate a Maggio. La Spagna è il principale fornitore (share 25%) con un aumento del 121,8%; seguono gli Stati Uniti (share 21%) con un aumento del 45,1% su base tendenziale.

L’Europa si conferma il principale fornitore di Carni fresche, refrigerate e congelate della Cina con oltre 201.000 tonnellate e un incremento del 9,7% rispetto a Maggio 2020.
La Spagna, principale fornitore (share 30%), ha incrementato le vendite verso questo Paese del 70,6%; alle spalle si collocano il Brasile, con un aumento verso la Cina del 38,6%, mentre gli USA ed il Canada perdono rispettivamente il 48% e il 30,7% sui volumi commercializzati in Cina nel Maggio 2020.

Bisogna chiedersi se il calo delle importazioni di carne suina e derivati nel mese di Maggio sia solamente una parentesi oppure se, al contrario, sia il segnale – come alcuni sostengono – di un rallentamento delle importazioni che andrà a caratterizzare il secondo semestre dell’anno. Se così fosse, potrebbero risentirne i prezzi dei suini e delle carni suine su scala mondiale, Europa compresa.

TESEO.clal.it - Cina: Import di Carni Suine
TESEO.clal.it – Cina: Import di Carni Suine

L’UE-27 aumenta l’export di carni suine: Sud Est Asiatico principale destinazione
18 Giugno 2021

L’export di carni suine della UE-27 nel periodo Gennaio-Aprile ha raggiunto i 2,3 milioni di tonnellate, il 19,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2020.

La Cina si conferma la principale destinazione con 1,2 milioni di tonnellate e un incremento del 17,6% su base tendenziale.
L’area del Sud Est Asiatico con Filippine, Vietnam e Corea del Sud è un interessante mercato di sbocco, così come il Giappone, che ha un tasso di autosufficienza delle carni suine di appena il 48%.

L’export dall’UE verso le Filippine nel primo quadrimestre del 2021 è più che triplicato (+229,3% sullo stesso periodo del 2020) e la diffusione della Peste Suina Africana potrebbe ridurre il tasso di autoapprovvigionamento nel corso di quest’anno, secondo le previsioni USDA.

Export UE
Carni fresche, refrigerate o congelate+27% Gen – Apr 2021

A guidare l’export dell’UE-27 sono le “Carni fresche, refrigerate o congelate” (+27%), con la Cina che ha aumentato gli acquisti del 29,6% raggiungendo le 900.000 tonnellate, ed è boom di vendite dall’Unione Europea verso le Filippine (+359%) e Vietnam (+290% su base tendenziale).

La Spagna, principale fornitore della Cina per carni fresche, refrigerate e congelate (share 51%) ha incrementato le vendite verso questo Paese del 97,6%. Nel solo mese di Aprile, nonostante la Cina abbia ridotto le importazioni complessive di carni fresche, refrigerate e congelate dal Mondo del 2,4%, la Spagna ha mantenuto la leadership con un aumento del 43%.

Accelerano anche le esportazioni europee di “Spalle”, di cui il Giappone è la principale destinazione con una quota di mercato del 66% e un aumento degli acquisti quasi triplicato (3.634 tonnellate, +199%).

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TESEO.clal.it – UE-27: Export di Carni Suine

BOX Maggio 2021: Dairy Import, Stock Mondiali, Export di Grano Duro
27 Maggio 2021

Cina: Dairy Import da Italia

Il Made in Italy lattiero caseario fa tendenza in Cina. Nell’ambito di importazioni cinesi complessivamente positive, l’Italia trova sempre più spazio. In particolare, balza all’occhio la crescita dell’export di Formaggi Freschi.

Se la Cina acquista nel mondo il 62% in più di Formaggi Freschi rispetto allo stesso periodo del 2020, gli acquisti provenienti dall’Italia esplodono: +516,2% per un totale di 1.590 tonnellate.

Salgono a 1.431 le tonnellate di Crema di Latte esportate dall’Italia in Cina, con una performance tra Gennaio e Aprile 2021 altrettanto impressionante: +586,8%.

Trovano spazio anche la Polvere di Siero e il Burro italiano: le importazioni della Cina nei primi quattro mesi dell’anno si attestano a 957 tonnellate di Polvere di Siero (+125%) e 86 tonnellate di Burro (+184%).
L’Italia sta trovando la propria strada in Cina.


Stock Mondiali 2021

Nel 2021 gli stock mondiali di SMP potrebbero diminuire del 9,9% e ritornare a 550.000 tonnellate, un livello più basso del 2019. Allo stesso tempo, import, export e consumi sono previsti più vivaci rispetto al 2020, anno influenzato dal Covid.

In diminuzione (-2%) anche i magazzini di Burro, secondo le elaborazioni di CLAL su dati USDA, mentre si dovrebbe assistere a una ripresa di import, export e consumi.

L’allentamento degli stock dovrebbe mantenere i prezzi del latte su valori medio alti, anche in Europa.

I dati fanno dunque prevedere uno scenario positivo e invitano i produttori alla fiducia. Nessuna fiammata al rialzo, ma una sostanziale stabilità, che permette di progettare il futuro, magari valutando nuove azioni verso la sostenibilità.

Un nuovo servizio sulla Home Page di CLAL.it permette di visualizzare in simultanea gli stock iniziali, la produzione, l’import, l’export, i consumi e gli stock finali per i seguenti prodotti: Latte, Burro, Formaggio, SMP e WMP. Dati utili per avere un quadro completo delle dinamiche sia dell’annata precedente che di quella in corso, e per la pianificazione delle proprie attività.


Canada: Export di Grano Duro

Nei primi tre mesi del 2021, le esportazioni del Canada di Grano Duro sono aumentate del 34,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando a 1,2 a 1,6 milioni di tonnellate esportate, grazie ad un prezzo medio di vendita più favorevole rispetto ai listini degli Stati Uniti e dell’UE.

L’export è trainato dalla domanda dell’Algeria (+747,8%) e dell’Unione Europea (+63,7%). In quest’ultima area, il principale Paese importatore è l’Italia (tradizionalmente grande acquirente per la pastificazione), che ha acquistato dal Canada oltre 253 mila tonnellate di Grano Duro nel periodo Gennaio – Marzo, +56,9% rispetto al primo trimestre del 2020.

Il prezzo medio di esportazione di Grano Duro del Canada nei primi tre mesi del 2021 è stato di 302$/Ton (273,3 €/Ton, utilizzando cambio medio di Marzo), +15,9% rispetto a Gennaio-Marzo 2020. Il prezzo medio mensile del Frumento Duro Fino di Foggia nel periodo Gennaio-Marzo si è mosso in un range tra i 294,5 e i 300,5 €/Ton, evidenziando quotazioni più elevate rispetto al prezzo medio di esportazione canadese. 

La Cina rafforza gli acquisti di Semi Oleosi e Cereali
23 Aprile 2021

SEMI OLEOSI

Gli elevati prezzi dei Semi Oleosi, in particolare della SOIA, non frenano le importazioni cinesi.
Infatti, la Cina ha incrementato gli acquisti di Semi Oleosi a Marzo del +69% in quantità e del +105% in valore.

Import Soia CINA+82% Marzo 2021

La SOIA rappresenta la prima voce commerciale dell’import di Semi Oleosi, con 7,8 milioni di tonnellate ritirate a Marzo (+81,6% in quantità e +129% in valore su base tendenziale), ad un prezzo medio di 505 $/Ton

Gli Stati Uniti, rispetto allo stesso periodo del 2020, hanno scalzato tra i fornitori il Brasile e detengono oggi il 92% del market share, con esportazioni aumentate del +319,4% su base tendenziale.

Segui l’import Cina di Semi Oleosi su TESEO

TESEO.clal.it – CINA: Importazione di Semi Oleosi
TESEO.clal.it – CINA: Prezzo di importazione della Soia
CEREALI

Import Cereali CINA+161% Marzo 2021

Continua ad aumentare sensibilmente anche l’import cinese di Cereali. Lo scorso Marzo la Cina ha acquistato oltre 4,7 milioni di tonnellate (+161%) per un valore vicino a 1,4 miliardi di dollari (+163,9% su base tendenziale). 

Tenendo presente che nel Marzo 2020 il commercio globale risentiva della crisi del Covid, i dati di import di MAIS nel mese di Marzo segnano +506,4%, con Usa e Ucraina primi fornitori. Crescita record anche per l’import di ORZO, +283,6% in volume; Canada, Argentina e Francia i primi tre esportatori. 

Rallenta, invece, l’import di FRUMENTO (-21%), con Canada, Francia e Usa che comunque rafforzano la propria posizione di mercato.

Segui l’import Cina di Cereali su TESEO

TESEO.clal.it – CINA: Importazioni di Cereali

BOX Marzo 2021: Latte Bio, Formaggi Freschi, Frumento e Orzo
25 Marzo 2021

Latte Biologico UE

Aumentano le produzioni di Latte Biologico in Germania e Francia, con un incremento a gennaio rispettivamente del 3,6% e del 6,4% rispetto allo stesso periodo del 2020. La Baviera produce da sola quasi la metà della produzione tedesca. In Francia le regioni maggiormente vocate al bio sono i Paesi della Loira e Bretagna.

Il differenziale dei prezzi fra latte convenzionale e bio si mantiene più ampio e meno esposto a dinamiche stagionali in Germania, dove il confronto vede il latte “organic” posizionarsi sui 49,05 €/100 kg contro i 32,70 euro del convenzionale.

In Francia il prezzo del convenzionale si assesta a 33,76 €/100 kg, contro i 46,52 euro della materia prima biologica.

In Italia aumentano i consumi di latte UHT bio, che nel periodo di restrizioni anti-Covid ha beneficiato della maggiore shelf life. Negli ultimi 6 mesi ha registrato una crescita del +1,9% in quantità e del +7,3% in volume (Set 2020 – Feb 2021).

Confronto Prezzi del Latte Bio in Francia e Germania


Cina: Import di Formaggi Freschi

Il 58% dei formaggi freschi esportati dall’Unione Europea in Cina nei primi due mesi del 2021 vengono dall’Italia, che in tale segmento specifico è il primo esportatore comunitario, davanti alla Francia. La crescita dei formaggi freschi Made in Italy è stata del 643,2% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Ulteriori prospettive di crescita dovrebbero essere garantite dall’accordo fra Ue e Cina sulla tutela di 100 Dop e Igp, delle quali 26 italiane, entrato in vigore il 1º marzo 2021.

Cina Import Formaggi Freschi


Cina: Import di Frumento e Orzo

È boom per le importazioni cinesi di cereali. Fra gennaio e febbraio la crescita è stata del 270,3% in quantità e del 283,6% in valore.

Sorprendono, in particolare, gli acquisti di grano duro, che nei primi due mesi del 2021 hanno superato il milione di tonnellate (erano poco più di 74.200 le tonnellate importate nello stesso periodo del 2020).

Primo fornitore della Cina di frumento duro è il Canada, con quasi 608.000 tonnellate vendute e una quota di mercato del 59%, davanti a Usa e Australia. 

Import Cina di Frumento Duro

Il Canada è il primo esportatore anche di Orzo, con quasi 700.000 tonnellate vendute in Cina tra gennaio e febbraio 2021 (+ 88,3% su base tendenziale).

Segue l’Unione europea, con la Francia di fatto esclusivista del rapporto commerciale (+544,3% il flusso comunitario verso la Cina e una quota di mercato del 23%).

L’Ucraina scivola al terzo posto fra i Paesi fornitori, con un market share del 22% e 287.600 tonnellate spedite in Cina.

Import Cina di Orzo

Soia: Prezzi e Aggiornamenti di Mercato | Novembre 2020 [VIDEO]
3 Dicembre 2020

Produzioni di Soia previste in crescita per la nuova stagione, guidate da Brasile e Stati Uniti, mentre la Cina si conferma come principale destinazione per l’export di Soia. 
Aumentano i prezzi di Novembre della Soia nelle principali piazze mondiali.

Michele del Team di CLAL.it e TESEO illustra l’andamento di mercato della Soia nel seguente video.

La produzione mondiale di Soia per la stagione Settembre 2020 – Agosto 2021 è stimata in leggera diminuzione rispetto alla previsione precedente, ma comunque in aumento del +7,7% rispetto alla stagione 2019-20 (Forecast USDA). 

Produzione prevista in crescita per i due principali player mondiali, Brasile (+5,6%) e Stati Uniti (+17,4%). Positive anche le previsioni per Argentina e Unione Europea. 

L’Export mondiale di Soia per la stagione 2020-21 è stimato in leggero aumento, +1,9% rispetto alla stagione precedente, guidato dal trend positivo delle esportazioni statunitensi (+31,2%).

È previsto invece in diminuzione l’export di Soia di Brasile e Argentina. I dati di Ottobre mostrano infatti una riduzione delle esportazioni, rispettivamente -50,9% e -91% rispetto a Ottobre 2019.

La principale destinazione per l’export di Soia rimane la Cina, che rappresenta circa i ⅔ dell’Import mondiale. Per l’annata 2020-21 si prevede che la Cina accresca il suo import dell’1,5%, raggiungendo le 100 Milioni di Tonnellate. Nel solo mese di Ottobre la Cina ha importato circa 8,7 Mio Tons di Soia, +2,5 Mio Tons rispetto ad Ottobre 2019.

L’Unione Europea per il periodo Gennaio – Settembre 2020 ha importato più di 12 Mio Tons di Soia, registrando un aumento del +7,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Per la stagione 2020-21 si prevede, invece, una diminuzione dell’import di Soia europeo del -1,3%.  

Continua ad aumentare il prezzo della Soia in diverse piazze mondiali. Il prezzo medio di Novembre in Argentina è di 341$ per Ton, +7% rispetto al mese precedente e +36,4% rispetto a Novembre 2019. Anche per gli Stati Uniti il trend è positivo, con l’USDA che prevede un prezzo medio stagionale in crescita di oltre il 20% per la stagione 2020/21.

In Italia, il prezzo dei Semi di Soia Nazionale è aumentato sensibilmente. Il prezzo medio di Novembre, quotato a Bologna, è di 416€ per Ton, +7,3% rispetto al mese precedente e +22% rispetto a Novembre 2019.

Per maggiori dettagli sui mercati del latte, agricolo e suinicolo seguiteci sui nostri siti web CLAL.it e TESEO.clal.it.

Raddoppia l’import cinese di carni suine europee [VIDEO]
21 Ottobre 2020

L’import della Cina di Carni Suine nel periodo Gennaio – Agosto 2020 è quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel 2020, la Cina è diventata un’importante destinazione anche per le Carni suine italiane

Marika del Team di TESEO illustra l’andamento delle importazioni cinesi nel seguente video.

Nel periodo Gennaio – Agosto 2020 la Cina ha importato circa 3,8 milioni di tonnellate di carni suine: +97,01% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Trend confermato nel mese di Agosto, con un aumento del +73,5%.

Dopo il picco storico raggiunto nel periodo Gennaio-Febbraio, i prezzi all’import si sono riallineati alla media del 2019.

Tra le tipologie di carni suine, la Cina importa principalmente Carni congelate e Frattaglie congelate.

L’UE è il principale fornitore di carni suine della Cina: 2.227.000 ton nei primi 8 mesi del 2020. 

Import Cina da UE
Carni fresche, refrigerate o congelate+122% Gen – Ago 2020

L’import di Carni fresche, refrigerate o congelate provenienti dall’UE è aumentato del +122%, raggiungendo 1.584.022 tons.

Nel periodo Gennaio – Agosto 2020, l’import della Cina di Carni suine congelate dalla Spagna, principale Paese fornitore, è cresciuto del +145% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Oltre alla Spagna, i principali fornitori sono gli Stati Uniti e la Germania.
Tuttavia, i recenti casi di African Swine Fever potrebbero mettere in dubbio le importazioni dalla Cina di carni tedesche, lasciando spazio ad altri fornitori. 

La Cina è diventato nel 2020 un’importante destinazione anche per le carni suine italiane. Nel periodo Gennaio-Giugno, infatti, sono state esportate 8.199 tonnellate di Carni fresche, refrigera

I produttori di Sorgo USA celebrano il rinnovato interesse della Cina
1 Settembre 2020

L’export di sorgo USA, dopo una riduzione del -30.2% nel 2019, torna a premiare gli agricoltori, che stanno accogliendo con soddisfazione l’aumento della domanda da parte della Cina. Durante la settimana di ferragosto, USDA ha riportato una vendita di 32 milioni di Bushel di Sorgo al mercato cinese (812.800 Ton), sottolineando che si tratta di un record, superando il precedente picco di 23 milioni di Bushel del 2014.

Tim Lust, CEO di National Sorghum Producers (NSP), afferma che questa vendita rappresenta il 9% dell’intero raccolto di sorgo Statunitense, aggiungendo inoltre che i produttori hanno registrato 90 giorni di consistenti vendite verso la Cina.

L’export di Sorgo Statunitense per il periodo Gennaio-Giugno 2020 ha registrato un incremento del +147,5%, attestandosi ad un totale di 3,25 milioni di tonnellate. La Cina si conferma come principale destinazione e, grazie ad un aumento del +538%, assorbe il 78% delle esportazioni totali di Sorgo Statunitensi.

TESEO.clal.it - Export Sorgo USA
TESEO.clal.it – Export Sorgo USA

Una domanda sorge spontanea, ovvero cosa sta determinando questi acquisti storici, e per quanto tempo la Cina continuerà ad acquistare queste quantità?

Secondo Lust i motivi di questa forte crescita delle esportazioni sono molteplici. Innanzitutto, la prima fase dell’accordo commerciale tra i due Paesi ha portato ad un maggior interesse verso i prodotti agricoli Statunitensi da parte della Cina, a cui va unito il bisogno crescente di sorgo da parte degli allevatori locali. Occorre inoltre considerare che l’Australia, uno dei maggiori concorrenti degli Stati Uniti in questo mercato, ha avuto un raccolto inferiore all’anno precedente, e sta esportando verso la Cina circa 1 milione di Ton in meno.

Anche osservando i prezzi si notano differenze di competitività. Lust evidenzia che la tariffa sul sorgo USA è minima, il che significa che con prezzi delle materie prime più elevati in Cina il sorgo statunitense risulta più conveniente per l’impiego zootecnico.

Il CEO di NSP afferma inoltre che segnali positivi indicano che la Cina potrebbe continuare ad acquistare questo cereale. “Ci si aspettava che l’impatto della peste suina africana (ASF) avrebbe mantenuto bassa la domanda cinese di alimenti zootecnici per diverso tempo, ma ciò non sembra stia accadendo” dice Lust.

Teseo.clal.it - Export Sorgo USA, Top Importers
TESEO.clal.it – Export Sorgo USA, Top Importers

Anche Arland Suderman di StoneX Group si trova d’accordo con Tim Lust, sostenendo che sebbene parte del sorgo importato dalla Cina venga diretto nella produzione di una particolare bevanda alcolica, la maggior parte di esso viene acquistato dall’industria mangimistica.  Suderman avverte poi anche che, nonostante i segnali siano positivi, la Cina non è sempre una destinazione affidabile per le esportazioni, specie dal punto di vista politico.

I produttori di sorgo capiscono fin troppo bene la cautela di Suderman; basta infatti ricordare che il governo cinese durante il 2018 ha imposto una tariffa di importazione del 179% sul raccolto americano, accusando gli agricoltori statunitensi di fare dumping. Comunque, nonostante il rischio che la Cina possa smettere di acquistare le materie prime americane, per il momento gli agricoltori celebrano questo rinnovato interesse che sta portando un aumento significativo dei prezzi.

Fonte: Agroprofessional

Il mondo piccolo, ovvero malattie animali, proteine e mercati
27 Maggio 2019

La peste suina africana in Cina ha colpito duro. Rabobank stima che le perdite nel 2019 saranno circa un terzo della produzione suinicola, cioè 150-200 milioni di maiali: un numero equivalente alla produzione europea e più grande di tutta quella USA.

L’epidemia

In alcune aree della Cina, l’epidemia ha colpito oltre la metà degli allevamenti e, fatto molto grave, si è estesa al Vietnam dove si stimano perdite di circa il 10% della produzione ed alla Cambogia, con la temibile prospettiva di una ulteriore espansione ai Paesi vicini. Anche se l’epidemia venisse circoscritta subito, fatto improbabile, bisognerebbe contare dai 3 ai 5 anni per riportare al produzione ai livelli normali, con ripercussioni su tutto il mercato mondiale, come evidenzia il repentino, generale aumento nelle quotazioni suinicole.

Fonti proteiche alternative

Nel frattempo occorrerà comunque trovare in fretta sui mercati internazionali altre fonti proteiche come quelle apportate da carni avicole, bovine, ovine, pesce, ma anche dalla soia, per colmare il deficit alimentare della carne suina stimata in 10 milioni di tonnellate. Fra le carni, il ciclo produttivo più veloce è quello avicolo e non è un caso se i consumi di carne avicola nel 2019 in Cina sono già cresciuti del 9%, con un aumento del 32% nelle importazioni, soprattutto dal Brasile.

La soia

Un discorso a parte,e più complesso, merita il quadro per la soia, che entra in modo significativo nei mangimi animali. Le scorte mondiali sono elevate e ci sono ottime previsioni per la produzione di quest’anno. La Cina ha in atto i dazi sulle importazioni dagli USA a seguito della guerra commerciale, per cui ha aumentato gli approvvigionamenti di soia dal Brasile, ma con le decimazioni dovute alla peste suina africana, la domanda di soia per i mangimi è in calo e resterà tale per l’annata 2019-20. I produttori USA hanno comunque trovato subito un facile sbocco sul mercato UE.

Intanto, a metà aprile l’International Grains Council ha riportato quotazioni della soia in ribasso del 21% rispetto ad un anno fa, il che lascia prevedere un aumento nella produzione di proteine animali, epidemie permettendo.

Il mondo piccolo, non è più quello circoscritto all’ansa del grande fiume descritto da Guareschi. È sempre più il mondo intero, al di là di muri e barriere, e queste vicende lo dimostrano.

Scopri il menù di TESEO dedicato ai SUINI

Fonte: Poultry World

L’obiettivo dell’India di raddoppiare il reddito degli allevatori
19 Febbraio 2019

L’India produce176Mio Tons di latte all’anno

In India il 40% della popolazione è attiva in agricoltura, con una presenza preponderante delle piccole realtà produttive, spesso marginali, nella rete dei villaggi rurali che caratterizzano il grande paese asiatico, che con 176 milioni di tonnellate, è anche il leader mondiale di latte, una delle produzioni basilari dell’agricoltura indiana, radicata nei suoi costumi e tradizioni. Di conseguenza, tutti gli sforzi per accrescere il reddito delle popolazioni rurali passano da un efficientamento del sistema, che si basa su di un modello diffuso di piccolissime realtà aziendali, apparentemente in contrasto col modello produttivo delle grandi realtà mondiali di produzione lattiera, Cina compresa.

Diventa dunque prioritario per il governo indiano migliorare il sistema per rispondere alla domanda interna, con le necessità di sicurezza alimentare ed innovazione delle affluenti fasce di popolazione urbana, ma anche per cercare di trarre profitto dall’export, settore verso cui l’India si è orientata solo recentemente.

Una serie di piani strategici, predisposti dall’agenzia pubblica National Institution for Transforming India, per raddoppiare il reddito degli allevatori entro il 2023

In tale contesto si colloca il piano predisposto dall’agenzia pubblica National Institution for Transforming India, che prevede una serie di misure che ambiscono a raddoppiare il reddito degli allevatori entro il 2023. Prendendo a riferimento il 2015, queste dovrebbero comportare però notevoli sforzi tecnici, infrastrutturali, come l’aumento delle superfici irrigate (19%), l’uso dei fertilizzanti (3%) e delle sementi selezionate (167%) per aumentare il fabbisogno di alimenti zootecnici. Sono stati predisposti una serie di piani strategici lungo tutta la filiera per sostenere il miglioramento delle attrezzature nelle aziende e degli impianti di raccolta, trasporto e lavorazione del latte, con un solido investimento pubblico ed il coinvolgimento delle maggiori aziende, cooperative e private.

L’obiettivo è di arrivare ad una produzione di 250 milioni di tonnellate di latte, il che comporta una crescita annuale del 8,5%, integrando meglio la fitta rete di allevatori ed operatori commerciali, nel contesto delle imprese di trasformazione sia cooperative che private.

Aumentare l’efficienza produttiva, ridurre i costi e ricercare le economie di scala, non basta; occorre anche gestire i surplus ed avere una attenta conoscenza e strategia dei mercati.

CLAL.it – Nel 2018 (Gennaio-Novembre) l’India ha aumentato notevolmente l’export di Burro (+125%). L’Egitto è il principale Paese acquirente.

Fonte: India Environment Portal