Di: Elisa Donegatti
Nel primo semestre 2025, il Canada ha aumentato in modo significativo le esportazioni di Frumento, Mais, Colza e Soia verso l’Europa. Questi scambi trovano spazio nel contesto dell’’accordo CETA, che ha rimosso i dazi e semplificato le pratiche doganali, riducendo tempi e costi di consegna.
Export Canada
Frumento Duro Verso Italia+68% Gen – Giu 2025
Le esportazioni di Frumento canadese sono cresciute del 20,4%, mentre raddoppia la quota destinata all’UE (+100,7%). In Italia, gli acquisti di Frumento Tenero sono aumentati del 40,9%, quelli del Frumento Duro hanno registrato un +68,8%, oltre 309.000 tonnellate importate, confermando il Paese come primo acquirente europeo. Questi dati evidenziano come il Canada sia diventato un fornitore strategico per il mercato europeo, influenzando significativamente la dinamica dei prezzi. A Giugno, il prezzo FOB (Free On Board) all’export canadese di Frumento Duro verso l’Italia è stato di 189 €/ton, ai quali vanno aggiunti i costi di trasporto e assicurazione che ammontano mediamente al 37% circa, mentre le quotazioni italiane oscillavano tra i 266 e i 310 €/ton (dati delle Camere di Commercio di Bologna e Foggia).
In un mercato sempre più aperto e competitivo, i produttori italiani di Frumento Duro sono chiamati a rafforzare la qualità e la stabilità dell’offerta, per mantenere un ruolo centrale nella filiera e valorizzare al meglio il prodotto nazionale di fronte alla concorrenza estera.
L’export di Mais canadese ha registrato un +85%: dopo due anni, l’Italia è tornata ad importare oltre 106.000 tonnellate, utili soprattutto per la zootecnia. Le esportazioni di Colza sono aumentate del 22,7%, con l’Europa che ha aumentato fortemente le quantità importate, sostenute dalla domanda di biocarburanti. Le esportazioni di Soia sono cresciute del 21,4%, nonostante il calo della domanda cinese; l’UE ha aumentato gli acquisti del 20%.
Canada, partner strategico per l’Europa
Negli ultimi anni, il Canada ha rafforzato il proprio posizionamento sul mercato europeo nel comparto cerealicolo e oleaginoso, approfittando di condizioni favorevoli per diversificare le esportazioni, ridurre la dipendenza dalla Cina e contribuire a ridefinire gli equilibri commerciali a livello globale. Questo aumento delle esportazioni ha contribuito a stabilizzare i prezzi in Europa, mitigando le incertezze produttive interne e la crescente pressione della domanda. La capacità del Canada di garantire forniture affidabili e tempestive è stata ulteriormente rafforzata attraverso la semplificazione delle procedure doganali e la riduzione dei costi burocratici.
Per il mercato italiano, monitorare l’evoluzione degli scambi con il Canada sarà essenziale per adattare le strategie di approvvigionamento, valorizzare la produzione nazionale e prevenire squilibri nella filiera.
































































