Mais e Soia: prezzi e aggiornamenti di mercato | Giugno 2021
15 Giugno 2021

MAIS

Il Ministero dell’Agricoltura Statunitense ha pubblicato l’aggiornamento di Giugno sui mercati del Mais e della Soia.

Annata 2021/2022

Gli stock iniziali di Mais per l’annata 2021/22 sono stimati in diminuzione rispetto alle previsioni di Maggio, influenzati dalle revisioni sull’annata in corso. Le previsioni sulla produzione, il trade e la domanda globale di Mais sono sostanzialmente invariate rispetto alle stime di Maggio, di conseguenza gli stock finali sono rivisti in diminuzione. 

TESEO.clal.it - Stock Iniziali di Mais 2020/21
TESEO.clal.it – Stock Iniziali di Mais 2020/21
Annata 2020/2021

La produzione di Mais per l’annata Settembre 2020 – Agosto 2021 è stata rivista in diminuzione. Il Brasile, durante il mese di Maggio, ha registrato precipitazioni al di sotto della norma nelle regioni Centro-Ovest e Sud, condizionando negativamente le rese del secondo raccolto di Mais. 

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, per l’annata in corso, sono stati rivisti in aumento i dati sull’export di Mais e sul Mais utilizzato per la produzione di etanolo, riducendo le scorte.
I prezzi dell’etanolo sono aumentati sensibilmente negli ultimi mesi, sostenuti da una domanda ora vicina ai livelli pre-Covid.

Prezzi di Mercato

I prezzi medi del Mais durante i primi giorni di Giugno rimangono elevati, seppur ad un livello inferiore rispetto ai picchi raggiunti durante il mese di Maggio. I prezzi medi di vendita del Mais dall’1 all’11 Giugno in USA (North West Iowa) si attestano a 276,2$/Ton, +0,8% rispetto al mese di Maggio.

In Italia, i prezzi medi quotati il 10 Giugno a Bologna sono in aumento del +1,5% rispetto alla quotazione precedente, attestandosi a 271€/Ton per il Mais nazionale ad uso zootecnico e 275€/Ton per il Mais nazionale ad uso zootecnico con caratteristiche. Ad ogni modo, i prezzi medi di Giugno sono in leggera diminuzione rispetto a Maggio. 

TESEO.clal.it - USA: Prezzo mensile del Mais
TESEO.clal.it – USA: Prezzo mensile del Mais

SOIA

Annata 2021/2022

A differenza del Mais, le previsioni sugli Stock iniziali di Soia per l’annata 2021/22 sono riviste in aumento di 1,5 Mio Tons, influenzate dalle revisioni sull’annata Settembre 2020 – Agosto 2021. Le stime sulle produzioni, il trade e la domanda globale di Soia sono sostanzialmente stabili rispetto al forecast di Maggio. Di conseguenza, gli stock finali sono rivisti in aumento. 

Annata 2020/2021

La produzione di Soia per l’annata in corso (Sett 2020 – Ago 2021) è stata rivista in aumento, trainata da un maggior raccolto di Soia in Brasile.

TESEO.clal.it - Produzione di Soia 2020/21
TESEO.clal.it – Produzione di Soia 2020/21
Prezzi di Mercato

I prezzi medi di vendita della Soia rilevati dall’1 all’11 Giugno in USA (Western Illinois) si attestano a 605,8$/Ton, in calo del -1,4% rispetto alla media di Maggio. Situazione inversa in Brasile, dove i prezzi medi della Soia rilevati nello stesso periodo in Paranà sono in aumento del +1,7% in dollari rispetto al mese di Maggio, attestandosi a 548,5$/Ton

In Italia, il prezzo medio dei Semi di Soia quotato il 10 Giugno a Bologna è di 638€/Ton, in diminuzione del -2,0% rispetto alla quotazione precedente.  

TESEO.clal.it - Brasile: Prezzo Mensile della Soia
TESEO.clal.it – Brasile: Prezzo Mensile della Soia

Per maggiori dettagli sui mercati del latte, agricolo e suinicolo seguiteci sui nostri siti web CLAL.it e TESEO.clal.it.

L’Italia intensifica l’import di Mais e Soia. A quali prezzi?
14 Giugno 2021

La produzione italiana di Soia soddisfa solamente il 32,7% del fabbisogno interno (annata 2019/2020): ne deriva che l’Italia è tra i principali Paesi importatori di Soia nell’Unione Europea.

Nel mese di Marzo 2021 l’import italiano di Soia è aumentato del +43,4% in volume e del +79% in valore. Nel primo trimestre 2021 i principali Paesi fornitori sono stati USA (+36,8%), Canada (+61%) e Brasile (+10%).

La Soia (esclusi i semi) nel mese di Marzo 2021 ha raggiunto il prezzo medio all’import di 437 €/Ton (+27,7% rispetto Marzo 2020), inferiore alla media delle quotazioni di Bologna nello stesso mese (558 €/ton).

TESEO.clal.it - Italia: Confronto Quotazioni e Prezzi Import di Soia
TESEO.clal.it – Italia: Confronto Quotazioni e Prezzi Import di Soia

Anche per il Mais, l’Italia si posiziona tra i principali importatori a livello Europeo. Nel mese di Marzo 2021 l’import di Mais è aumentato del +18% in volume e di +29% in valore. 

Nel primo trimestre 2021 l’Italia ha intensificato le proprie importazioni dall’UE-27 (1,2 milioni di tonnellate in totale), ed in particolare dall’Ungheria (+34,8%), principale fornitore. Di conseguenza, nonostante una minor importazione dall’Ucraina (-40,2%), l’import complessivo del trimestre è aumentato rispetto all’anno precedente, superando il milione e mezzo di tonnellate.

In Marzo il prezzo medio del Mais (esclusi i semi) importato dall’Ucraina è stato di 216 €/ton, mentre il prezzo medio del Mais importato dall’Ungheria si attestava a 170 €/ton

Tali valori sono inferiori alla media delle quotazioni di Marzo sulla piazza di Bologna (Granoturco nazionale uso zootecnico 234 €/ton, Granoturco comunitario uso zootecnico 237 €/ton).

TESEO.clal.it - Italia: Confronto Quotazioni e Prezzi Import di Soia
TESEO.clal.it – Italia: Confronto Quotazioni e Prezzi Import di Mais

BOX Aprile 2021: Payout SMP e Burro, Import UK, Prezzo Mais
29 Aprile 2021

Payout SMP+BURRO

Il 2021 è iniziato con una minore offerta di latte nei principali player dell’Unione Europea.

Germania, Francia e Olanda stanno producendo di meno rispetto al 2020 e, di conseguenza, inviano meno latte alla trasformazione in Polvere e Burro, principali prodotti di stoccaggio nei casi di eccedenze produttive.

I prezzi delle due commodity si mantengono, pertanto, a livelli sostenuti, garantendo una buona remunerazione del latte destinato alla trasformazione in questi prodotti.

Lo stesso Payout SMP+BURRO evidenzia, con riferimento alle quotazioni medie del mese di Aprile, un ricavo teorico di 37,91 €/100 Kg. È un prezzo innegabilmente sostenuto per il periodo primaverile. Ripercorrendo lo storico del ricavo simulato, bisogna risalire al 2014, ultimo anno prima della fine del regime delle quote latte (31 marzo 2015), per vedere un elevato ricavo teorico simile in Aprile. Allora era stato raggiunto un ricavo di 39,30 €/100 Kg, dopo un periodo critico per il mercato lattiero-caseario, dovuto alla siccità in Nuova Zelanda e all’eccessiva piovosità nel Nord Europa.

CLAL.it - Payout SMP + Burro


Dairy Import UK

Il Regno Unito, nei primi due mesi dopo la Brexit, ha registrato una diminuzione delle importazioni di prodotti lattiero-caseari, molto probabilmente anche a causa di alcuni disservizi doganali. I volumi complessivi ritirati dalla Gran Bretagna, infatti, sono stati di 173.039 tonnellate (-20% su base tendenziale) ed in valore di 387,5 milioni di Euro (-18,2%).

Sono diminuite le importazioni di Formaggi (50.513 Tons, -28,4%), Burro (7.242 Tons, -36,3%) e Crema di Latte (1.686 Tons, -44,5%). L’Irlanda, storicamente primo fornitore del Regno Unito, è il Paese che ha maggiormente patito le diminuzioni dell’import britannico.

Sono calate anche le importazioni di formaggi Italiani: 5.478 tonnellate (-20,2% rispetto allo stesso periodo del 2020).  

Dati positivi riguardano invece le importazioni dalla Polonia, la quale ha esportato notevoli quantità di Yogurt (da 816 tonnellate a 12.466 tonnellate nel bimestre del 2021) e l’import complessivo del Regno Unito di Yogurt è aumentato a 46.194 tonnellate (+8,7%).

Negli ultimi due mesi del 2020, all’approssimarsi della Brexit anche dal punto di vista legale, le importazioni di prodotti lattiero caseari erano aumentate. E questo tanto dall’Unione Europea quanto dall’Italia. Anche i prezzi unitari di acquisto di prodotti Dairy fra Novembre e Dicembre sono cresciuti, passando da 42,98 €/100 kg a 49,90 euro. Una probabile scorta di formaggi DOP, in vista dei nodi burocratici da scogliere.

CLAL.it - UK Dairy Import da Italia


Mais e Alimento Simulato

Dopo una sostanziale stabilità negli ultimi mesi, il prezzo del Mais Nazionale Ibrido, quotato presso la CCIAA Metropolitana Milano MonzaBrianza Lodi, registra un sensibile aumento per la seconda volta consecutiva, raggiungendo i 257 €/Ton nella seduta del 27 Aprile (+7,5% rispetto alla quotazione precedente). 

Nonostante l’importante variazione del prezzo del Mais, il valore dell’Alimento Simulato, riferimento indicativo dei costi alimentari per la bovina da latte, rimane sostanzialmente stabile rispetto ai mesi precedenti, calmierato dall’andamento del prezzo della Farina di Soia Nazionale.

TESEO.clal.it - Milano: Prezzo Settimanale del Mais Nazionale Ibrido

Aumenta il costo alimentare della vacca da latte
17 Maggio 2018

Il costo alimentare della bovina da latte in Italia ha avuto valori in crescita da Ottobre 2017. Questo trend ha subito una accelerazione da Febbraio 2018, e l’Alimento Simulato è arrivato a valori vicini al picco di Giugno 2016.

Il costo dell’alimentazione bovina è in aumento

La componente proteica ha aumentato il suo peso sul costo totale

L’Alimento Simulato è un modello teorico di alimento (70% mais, 30% farina di estrazione di soia 44); i due ingredienti che lo compongono sono driver del prezzo di tutte le materie prime disponibili sul mercato. Può quindi essere utilizzato per interpretare in modo indicativo l’andamento dei costi alimentari riferibili agli alimenti concentrati.

La componente proteica della razione, rappresentata nell’Alimento Simulato dalla soia (parte azzurra del grafico) ha aumentato il proprio peso sul costo totale dell’alimentazione bovina, passando dal 44% in Novembre 2017 al 51% nel mese in corso (Maggio 2018).

Il trend evidenziato dall’Alimento Simulato è confermato dall’analisi sul costo delle razioni per la bovina da latte in Lombardia, sviluppata nel contesto di un progetto sinergico tra Unioncamere Lombardia, DG Agricoltura Regione Lombardia, ARAL e CLAL.

Le tre razioni più comuni in Lombardia confermano il trend

Le tre razioni tipo individuate evidenziano inoltre che, oltre all’aumento dei prezzi della soia, un contributo considerevole è dato dall’aumento nelle quotazioni dei fieni.

Nel periodo Gennaio-Aprile 2018 il prezzo del latte alla stalla in Lombardia ha avuto un trend opposto al costo dell’alimentazione bovina, ed è diminuito indicativamente di 3 centesimi/litro rispetto Dicembre 2017, raggiungendo circa i 36,50 €/100lt iva esclusa (35,40 €/100kg). I margini degli allevatori latte risultano di conseguenza assottigliati.

Alimento Simulato e prezzo del latte in Lombardia

La Cina smantella il sistema dei prezzi base garantiti
13 Giugno 2017

La Cina è uno dei maggiori importatori ed esportatori mondiali di prodotti agroalimentari. Le sue azioni sul mercato impattano in modo significativo le quotazioni di latte e derivati, così come le importazioni di cereali e soia, e pertanto debbono essere seguite attentamente.

La Cina nel 1978 ha iniziato un processo di trasformazione da un paese ad economia centralizzata verso un’economia di mercato. Il risultato è stato strabiliante: il paese è divenuto la seconda economia mondiale con una crescita del 10% annuo come PIL, il maggiore della storia.

Per incrementare la produzione e contrastare la volatilità, il governo cinese ha istituito un sistema di prezzi base garantiti per riso, grano, mais, soia, colza, cotone, che ha comportato una serie di distorsioni, come l’accumulo di stock eccessivi, una spesa insostenibile ed anche l’adozione di pratiche colturali negative per l’ambiente.

Questo sistema, ad eccezione per il momento di grano e riso, viene ora smantellato con dei riflessi importanti anche a livello internazionale. Infatti, le giacenze accumulate potranno essere immesse sul mercato mondiale ed influire sulle quotazioni ed inoltre il livello delle importazioni potrà ridursi dato che i prezzi saranno meno competitivi rispetto a quelli nazionali. A livello interno ci potranno poi essere effetti sulle produzioni: con prezzi inferiori diminuiranno le quantità ed i terreni potranno essere destinati ad altre coltivazioni.

Il mercato é sempre più interconnesso, per cui va seguito e studiato costantemente.

Fonte: AgriMoney Research Reports

La Cina è il primo importatore mondiale di Soia

Contratti Futures e prospettive di mercato
1 Settembre 2016

Il future è un contratto in cui ci si impegna a pagare oggi un prezzo determinato per una certa quantità di prodotto da consegnare in una data futura fissata. In altri termini, è il prezzo che il mercato pagherebbe oggi per una quantità di prodotto consegnata in una data futura.

I futures non sono delle previsioni su quello che sarà il prezzo di un certo bene (ad es. burro o polvere di latte) e non debbono essere percepiti come indicatori del mercato. Il prezzo di un contratto future tuttavia dice quali sono le aspettative che il mercato odierno ha sui livelli di domanda ed offerta al momento della consegna (o della conclusione del contratto), rispetto a quelli odierni. Per questo le quotazioni dei prezzi di un contratto future reagiscono ai cambiamenti del mercato.

Un esempio sono i futures per il burro da consegnare a settembre: i contratti fissati a marzo, quando si prevedevano produzioni di latte elevate, erano su prezzi ben inferiori a quelli attuali, che invece si basano su aspettative di produzioni di latte in generale calo. Dunque, il calo produttivo ha modificato le aspettative ed i compratori sono disponibili a pagare oggi maggiormente per assicurarsi il prezzo che pagheranno per il burro consegnato prossimamente.

Leggere un grafico sull’andamento mensile dei prezzi per uno specifico future diventa allora interessante per capire quali sono le aspettative in merito all‘evoluzione di produzione e domanda, che restano sempre i due fattori determinanti le quotazioni.

TESEO segue mensilmente l’andamento dei Futures di Mais e Soia (fonte CME Chicago) nel report dedicato
TESEO segue mensilmente l’andamento dei Futures di Mais e Soia (fonte CME Chicago) nel report dedicato

Fonte: AHDB

Il CLAL Dairy Forum 2016 dell’11 e 12 Ottobre si avvicina! Vedi l’agenda con gli ultimi aggiornamenti.

CLAL Dairy Forum 2016

Frumento: la riduzione dei prezzi è globale
12 Luglio 2016

Cresce l’attenzione verso i prezzi dei cereali, ed in particolare del frumento. Infatti, se il prezzo del mais è aumentato nel 2016, frumento ed orzo hanno visto una sostanziale riduzione delle quotazioni (piazza di Milano).

Il frumento tenero panificabile superiore è sceso in Giugno a 195€/ton, 17€/ton in meno rispetto Dicembre, ed ha aperto Luglio con una ulteriore riduzione: un range di prezzi da 185 a 195 €/ton, 23€/ton in meno rispetto Luglio 2015.

Il frumento duro fino ha subito una diminuzione di prezzo maggiore: la quotazione del 5 Luglio ha fissato un prezzo medio di 206€/ton per il Nord Italia e 211€/ton per il Centro Italia. Tra Gennaio e Luglio ha perso un quarto del proprio valore (su Gen-Lug 2015), e vale circa 130€/ton in meno rispetto ad un anno fa.

 

Prezzi del Frumento - Milano (clicca per vedere gli aggiornamenti)
Prezzi del Frumento – Milano
(clicca per vedere gli aggiornamenti)

 

Per Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, “Il raccolto di quest’anno si presenta ottimo come quantità e di qualità generalmente buona, nonostante i timori per possibili danni dovuti al maltempo che ha colpito alcune zone tra maggio e giugno.”

Ma il mercato è globale, ed un andamento simile al frumento tenero italiano si evidenzia per i prezzi di Chicago. Sul versante statunitense le ampie scorte ed i raccolti record hanno tenuto bassi i prezzi del grano (Fonte: FAO).

 

Prezzi del Frumento in Italia e negli Stati Uniti (segui qui gli aggiornamenti)
Prezzi del Frumento in Italia e negli Stati Uniti
(clicca per seguire gli aggiornamenti)

 

“[…] ancora non si sta trebbiando in molti Paesi produttori di grano duro, come in Francia, e il nuovo raccolto canadese non arriverà prima di ottobre.” ricorda Guidi.

Un mercato, dunque, che desta preoccupazione in molti agricoltori, per un elemento importante della produzione di pasta made in italy, nota in tutto il Mondo.