Massimizzare la qualità del foraggio
13 Febbraio 2017

L’epoca di sfalcio è condizione fondamentale per la qualità del foraggio. Però, una buona gestione delle coltivazioni richiede anche di monitorare con attenzione la sua dinamica di crescita ed uniformità nell’appezzamento, in modo da calcolare la quantità del raccolto utile. Ovviamente, l’andamento stagionale ha una grande influenza su questi fattori, insieme al tipo di essenze erbacee presenti, alle concimazioni ed alle irrigazioni. In Nuova Zelanda, dove la pratica del pascolamento è la base per l’allevamento delle vacche da latte, diventa essenziale massimizzare la qualità del foraggio e dunque misurarne la crescita con assoluta precisione, attraverso tecnologie di punta. Per questo sono disponibili strumenti elettronici che determinano la quantità di materia secca per ettaro di foraggio facendo fino a 200 misurazioni per secondo. I dati possono essere scaricati o trasmessi via Bluetooth al computer per l’elaborazione. La prima ragione di queste misurazioni è di usare in modo più efficiente i foraggi aziendali rispetto ai mangimi e dunque ridurre i costi alimentari, ma anche di ottimizzare le concimazioni, l’epoca di raccolta, le irrigazioni e per valutare il tipo di essenze da impiegare rispetto alle condizioni pedologiche. I dati servono anche per prevedere la crescita del foraggio e dunque stimarne la quantità disponibile col procedere della stagione.

L’agricoltura di precisione, attraverso l’uso appropriato della tecnologia, può contribuire in modo sostanziale a migliorare la gestione dell’azienda.

Confronto fra i prezzi degli Alimenti per bestiame – Foraggi e derivati

Fonte: Stuff, PasturemeterThe University of Vermont

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Pubblicato da

Leo Bertozzi

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

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