Risorse idriche e produzione alimentare
9 Novembre 2015

Questa torrida estate, segno probabile del cambiamento climatico, dimostra quanto sia preziosa l’acqua, risorsa indispensabile da gestire con oculatezza. Il problema sta divenendo urgente in California dove dopo quattro anni di siccità ricorrenti, per la prima volta sono state poste restrizioni al suo uso. Lo stesso in Brasile, dove il livello dei bacini idrici si trova al livello più basso rispetto all’anno critico 2001 e nello stato di san Paolo sono stati imposti severi razionamenti.

Considerando che, secondo il rapporto World Water Development, la domanda mondiale di acqua nel 2050 crescerà del 55% e che la popolazione mondiale raggiungerà i 9 miliardi nel 2013, nel vicino futuro ci potrebbe essere una severa penuria di risorse idriche rispetto alla situazione attuale.

Pertanto bisogna agire con urgenza ed efficacia per razionalizzare l’uso dell’acqua lungo tutta al filiera della produzione agroalimentare. Dato che secondo le Nazioni Unite, l’agricoltura assorbe il 69% delle attuali risorse idriche ed al 2050 occorrerà accrescere la produzione del 60% per soddisfare la domanda mondiale di alimenti, ci si rende conto quanto critico e difficile sia il problema da risolvere.

Prelievo d'acqua per settore

 

L’introduzione dellimpronta idrica (water footprint) ha permesso di adottare dei parametri per calcolare l’ammontare e l’origine dell’acqua utilizzata: blu quella proveniente da fiumi, laghi, pozzi; verde, quella piovana, grigia quella necessaria per diluire l’acqua contenente inquinanti.

Conseguentemente, le imprese stanno iniziando ad agire per conservare l’uso dell’acqua e si stanno diffondendo i claims eco-friendly sugli alimenti e le loro confezioni. Alcuni esempi: Nestlé ha avviato un progetto per convertire a “zero water” il proprio stabilimento caseario a Modesto, in California, attraverso il riciclo completo dell’acqua derivante dalle trasformazioni casearie; Heineken ha lanciato il progetto Brewing a Better World per risparmiare il 30% di acqua entro il 2020.

La sensibilità dei consumatori verso queste tematiche è crescente e negli USA si stima che il 61% veda con favore l’adozione di tecnologie per conservare e risparmiare l’acqua lungo i processi produttivi da parte delle imprese.

A maggior ragione occorrerà investire in ricerca per adeguare processi e prodotti a questa impellente esigenza ambientale.

Fonte: Mintel

Commenti

Fonte:

Pubblicato da

Leo Bertozzi

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Lascia un commento