La recente pandemia, ma soprattutto la guerra in Ucraina ed ora anche il conflitto in Palestina, hanno colpito l’economia egiziana causando un’elevata inflazione e la svalutazione della moneta. L’Egitto è un paese di 107 milioni di abitanti, il 42% dei quali vive in aree urbane ed esercita una considerevole influenza nel Medio oriente ed in Africa.
Quando il Paese ha iniziato a riprendersi dagli effetti del Covid-19, l’impennata nei prezzi del Grano, saliti in media del 56,2% rispetto al valore del 2021, ma anche della Soia e di altre materie prime per i mangimi, ha comportato il raddoppio della spesa per le importazioni. La deflagrazione della crisi in corso tra Israele e Hamas ha poi esacerbato la crisi del turismo, settore da cui l’Egitto dipende in larga misura per ottenere valuta estera.
Egitto35,6% inflazione annuale Ottobre 2023
La sua carenza ha portato ad un rallentamento delle importazioni, provocando aumenti significativi nei prezzi dei prodotti alimentari. Alla fine di Ottobre 2023, l’inflazione annuale era al 35,6%, principalmente dovuta ad un aumento del 71,7% nei prezzi dei generi alimentari facendo dell’Egitto il primo Paese al mondo per inflazione alimentare reale ed il quinto per inflazione alimentare nominale dopo Venezuela, Libano, Argentina, Turchia.
Le importazioni dei prodotti agricoli sono diminuite del 17,8% nel periodo Gennaio-Settembre 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022.
I fattori tecnici per la ripresa sono costituiti dall’intervento del Fondo Monetario Internazionale e dalla ripresa del turismo.
Il fattore risolutivo è però la ricomposizione dei conflitti armati che, diversamente dalle pandemie, hanno esclusivamente un’origine umana.
Buon Anno!
Fonte: USDA