CINA: effetti dell’economia sull’agroalimentare
25 Luglio 2024

Di: Marika De Vincenzi, Elisa Donegatti, Mirco De Vincenzi, Ester Venturelli

Il rallentamento dell’economia cinese è arrivato ad un livello tale da spingere la Banca centrale cinese a decidere di abbassare i tassi di interesse con l’obiettivo di stimolare la ripresa economica. Questo rallentamento si riflette tanto sulle importazioni (complessivamente in frenata rispetto agli anni precedenti) quanto sui consumi domestici.

CARNI SUINE. Prendiamo il settore delle carni suine: la domanda debole e l’eccesso di offerta hanno portato ad un calo delle quantità importate che, nel primo semestre 2024, risultano inferiori di più di un quarto (-27%) rispetto al primo semestre del 2023. In termini di valore, il crollo è stato ancora più significativo: -40,8%, che ha fatto scendere l’import a poco più di 2,2 miliardi di dollari.

Un mercato segnato da consumi zoppicanti ha portato ad un calo della produzione interna di carne suina, innescato da una riduzione del numero delle scrofe. Uno scenario che ha stimolato nel mese di giugno il recupero dei prezzi sia dei maiali (+10,4%) che delle carni suine (+10,9%) rispetto al mese precedente.

Sarà ora da capire se le politiche adottate a livello centrale da Xi Jinping sortiranno effetti positivi sull’economia del Paese e se vi sarà la tanto auspicata ripresa dei fondamentali di settore, fra i quali anche i consumi interni. Qualora vi fosse un recupero dei consumi, sarà da capire quali azioni adotterà Pechino: una nuova corsa delle importazioni di carni suine oppure un rilancio della suinicoltura a livello interno? Nel primo caso, potrebbe beneficiarne l’Unione Europea, sempre che il governo cinese non scelga la linea dura in risposta ai dazi UE sull’export cinese di auto elettriche, colpendo il settore agroalimentare comunitario. Una simile eventualità ridarebbe spinta agli acquisti dal Brasile, da tempo uno dei partner principali per l’acquisto di carne suina e materie prime.

ALIMENTI ZOOTECNICI. Sempre a proposito di materie prime, il ridimensionamento della mandria suinicola in Cina ha innescato una contrazione del fabbisogno di mangimi. Di conseguenza, i consumi di soia e mais nel Paese sono rallentati. Il mercato della soia e dei suoi derivati è caratterizzato da un’abbondanza di disponibilità rispetto alla domanda dovuta anche alle elevate quantità importate (48,4 milioni di tonnellate nel primo semestre 2024). Nei prossimi mesi, la domanda cinese sui mercati internazionali potrebbe affievolirsi e assorbire meno prodotto (il calo degli acquisti dagli Usa è già evidente per i semi oleosi, con un -37,9% tendenziale nel primo semestre del 2024) provocando un effetto ribassista sui prezzi.
Anche il mercato del Mais al momento presenta una disponibilità che compensa la domanda e questo ha portato a un ridimensionamento dei prezzi locali nel corso degli ultimi 12 mesi e ad una diminuzione delle importazioni

LATTIERO CASEARIO. Anche per il settore lattiero caseario la domanda si presenta debole. L’offerta locale è in aumento, spinta anche da investimenti industriali, mentre i prezzi alla stalla sono da tempo in flessione, tanto che il delta tra il prezzo di Giugno 2024 e Gennaio 2022 segna un calo del -22,5%.
Il quadro complessivo consolida la tendenza negativa delle importazioni: nel primo semestre, l’import dairy Cinese è sceso complessivamente del -16,4% rispetto allo stesso periodo del 2023, con diminuzioni soprattutto per il Latte Sfuso e le Polveri.

India e il mercato agroalimentare | nuova analisi CLAL
9 Luglio 2024

L’India, con una superficie agricola appena superiore all’UE-27, ha affrontato la sfida di sfamare oltre un miliardo quattrocentomila persone aumentando le proprie produzioni agroalimentari. 

Nel suo percorso è riuscita a diventare il maggior produttore di Latte al Mondo (bufala + vacca), grazie ad un eccezionale modello basato sulla cooperazione.

Questa affascinante impresa ci ha spinti a tracciare i contorni del mercato lattiero-caseario, delle carni bovine e degli alimenti zootecnici in India, e a chiederci: cosa manca all’India per divenire un grande esportatore di prodotti lattiero-caseari?

Scopriamolo nella nuova analisi CLAL sull’India.

Cereali campioni in un import agroalimentare Cinese debole
26 Aprile 2024

Di: Elisa Donegatti, Mirco De Vincenzi, Ester Venturelli

Nel primo trimestre del 2024, la Cina ha incrementato gli acquisti di Cereali del 25,9% rispetto allo stesso periodo del 2023 e registrando il record degli ultimi quattro anni. 

A trainare la crescita è soprattutto la domanda di Orzo che passa da circa 1,7 milioni a 4,4 milioni di tonnellate (+162%). L’Orzo acquistato è destinato sia alla produzione di birra che all’alimentazione zootecnica e tra i fornitori spicca l’Australia, primo Paese di origine con 2,3 milioni di tonnellate. L’acquisto di Orzo dall’Australia è iniziato nella seconda metà dell’anno scorso, dopo la rimozione ad Agosto dei dazi “anti-dumping” imposti da Pechino. Risulta in crescita anche l’acquisto di Sorgo, principalmente dagli USA, e, in misura minore, di Mais, soprattutto dal Brasile.

Per quanto riguarda i Semi Oleosi, nonostante i prezzi in diminuzione, l’import registra riduzioni per quasi tutte le voci. Gli acquisti di Soia sono passati da 23 milioni di tonnellate a 18,5 milioni di tonnellate, con aumenti dal Brasile che non hanno compensato le riduzioni dagli altri Paesi di origine.

Nel settore Dairy, si mantiene la tendenza di indebolimento della domanda. Prosegue, infatti, il calo delle importazioni con un -14,5% (Gennaio-Marzo 2024 rispetto a Gennaio-Marzo 2023). Diminuiscono, in particolare, le importazioni dall’ UE (-30,7%) che vedono ridursi le quantità di latte alimentare e SMP (-80%). Anche nelle importazioni dagli USA si registra una diminuzione importante (-18,3%) dovuta soprattutto al calo della richiesta di Siero (-23,7%) associata ad un ridimensionamento della mandria suinicola.Tra le poche voci che registrano una variazione positiva ci sono la WMP (+6,4%) e i Formaggi grattugiati (+20,5%). Tuttavia, il rallentamento complessivo sottolinea un’erosione generalizzata della domanda che probabilmente è associato sia ad una maggiore produzione domestica, sia all’indebolimento dell’economia del Paese.

Clal.it – Importazioni dairy della Cina