Riso: l’India affronta gli effetti del clima
19 Febbraio 2024

Di: Elisa Donegatti ed Ester Venturelli

L’India è il secondo produttore mondiale di Riso al mondo, dopo la Cina, con 132 Mio Ton per la stagione 2023-24, secondo le stime USDA. Con un’autosufficienza del 112%, sono i primi esportatori mondiali con un export di più di 20 Mio Ton per la stagione 2022-23, coprendo circa il 37% dell’export mondiale. 

Nel 2023, la stagione monsonica Indiana è stata caratterizzata da piogge scarse che hanno danneggiato il raccolto principale del Paese e, negli ultimi mesi, la carenza di umidità ha avuto un impatto negativo anche sul secondo raccolto. Di conseguenza, la disponibilità di Riso nel Paese è limitata.

Per questo motivo, già lo scorso Luglio il governo Indiano aveva vietato le esportazioni di Riso bianco non basmati, nel tentativo di frenare l’inflazione dei prezzi alimentari, che lo scorso Dicembre era del +10% rispetto un anno prima. Inoltre, sull’export del Riso parboiled è stata fissata una tassa del 20%. Adesso, il governo ne sta considerando l’estensione oltre il 31 Marzo, data in cui dovrebbe terminare. 

Queste tensioni potrebbero avere un effetto rialzista sui mercati del Riso, che vedono già prezzi a livelli elevati nei mercati Asiatici, ma anche Africani e del Medio Oriente.

Clima e politica sfidano l’offerta di Riso nel Mondo
10 Agosto 2023

Di Ester Venturelli ed Elisa Donegatti

L’India non è nuova a restrizioni sulle esportazioni di prodotti alimentari: nel 2022 il governo ha vietato le esportazioni di Grano e nel 2023 quelle di Canna da Zucchero. 

A Luglio 2023, il governo indiano ha bloccato le esportazioni di Riso non basmati dal Paese. Le esportazioni totali di Riso dall’India equivalgono a circa il 40% delle esportazioni mondiali, e la nuova misura dovrebbe quasi dimezzare le quantità esportate dal Paese.

Il blocco è una risposta al rincaro dei prezzi del Riso, dovuto ad un aumento della domanda registrato negli ultimi anni e, più recentemente, all’interruzione della Black Sea Grain Initiative e ai danni provocati dalle piogge monsoniche di entità eccezionale nelle regioni settentrionali del Paese. Alcuni analisti, però, interpretano la manovra come preventiva e mirata ad evitare che il costo della vita aumenti eccessivamente in vista delle elezioni del prossimo anno.

Anche in Tailandia e Vietnam, secondo e terzo esportatore mondiale, i prezzi del Riso stanno aumentando. L’Indice FAO per il prezzo mondiale del Riso è, infatti, aumentato del 20% a Luglio 2023 rispetto Luglio 2022.

Le tensioni legate all’offerta di Riso potrebbero aumentare ulteriormente: per via della carenza di pioggia in Thailandia, il governo sta incentivando gli agricoltori a ridurre l’area destinata alla coltivazione di Riso per la prossima stagione, in favore di colture pluriennali. Inoltre, gli stock mondiali sono stimati da USDA in diminuzione (v. grafico).