A fronte di una probabile CONTRAZIONE del numero dei capi allevati…
6 Maggio 2024

Di: Marika De Vincenzi

Con oltre 34,4 milioni di capi allevati, la Spagna rappresenta il 26% dell’intero patrimonio suinicolo dell’Unione Europea ed è il primo Paese esportatore tra i 27 dell’Ue.
Nei primi due mesi del 2024 la Spagna ha incrementato l’export del 4,65% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La Cina è il primo paese di destinazione per l’export di carni suine, inclusi i salumi, seguita da Italia, Francia, Giappone e Filippine.

Se, invece, restringiamo il focus sul solo export di Salumi (-1,4% nei primi due mesi del 2024 su base tendenziale), i primi tre Paesi di destinazione sono Francia, Germania e Portogallo. L’Italia si colloca al sesto posto, un dato che non deve essere sottovalutato e che conferma quanto la salumeria made in Italy sia radicata nel nostro territorio per tradizione, artigianalità, cultura. Un’arma che dobbiamo sfruttare anche sul piano internazionale (temporanee limitazioni permettendo).

Anche la Germania nel mese di Gennaio parte col piede giusto: +5,21 le quantità esportate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una crescita in valore del 12,29%. Un segnale positivo, dopo quattro stagioni – fra il 2020 e il 2023 compresi – caratterizzati da vendite al di fuori dei propri confini nazionali al ribasso, con l’export 2023 in frenata del 13,3% rispetto all’anno precedente. Molto “local” l’export tedesco, orientato prevalentemente ai Paesi limitrofi: in ordine di volume, Paesi Bassi, Italia, Polonia, Austria.

Anche Olanda e Danimarca, due Paesi leader nelle esportazioni di carni suine – tanto che il rapporto fra export e macellazioni è del 95,3% per i Paesi Bassi e del 90,2% per la Danimarca (per dare un’idea, la percentuale della Spagna si ferma al 48,8%) – nel 2023 hanno tirato il freno sul fronte delle esportazioni.
In particolare, l’export di carni suine e salumi dei Paesi Bassi è diminuito del 4,22% in quantità e del 19,63% per la Danimarca.
L’Olanda, però, è riuscita a incrementare (+11,90%) le esportazioni in valore, superando i 4,5 miliardi di euro, vale a dire quasi 1,1 miliardi di euro in più rispetto alla Danimarca.

Nel 2024, a fronte di una probabile contrazione del numero dei capi allevati in tutta Europa, è probabile che l’export si mantenga su volumi sostanzialmente stabili. Molto dipenderà dalla Cina, dal Giappone, e complessivamente, dall’Asia.

Commenti

Pubblicato da

CLAL Team

Il team CLAL.it è composto da giovani che, con l'ausilio dell'Informatica, studiano i fenomeni del mercato lattiero-caseario e sviluppano strumenti per offrire agli Operatori del settore una visione complessiva e in tempo reale dell'andamento dei mercati nazionali e internazionali.