Sostenibilità e tecnologia
12 Giugno 2023

Per rispondere alle esigenze di sostenibilità, il settore lattiero-caseario deve rispondere a tre sfide: ridurre l’impronta di carbonio, assicurare la disponibilità costante di acqua; disporre di una forza lavoro qualificata.

I critici delle produzioni animali non prendono in considerazione tanto la durabilità, ossia il valore di trasmettere alle generazioni future un’azienda che rappresenta anche un patrimonio sociale per il territorio in cui opera, ma tendono a misurare la sostenibilità in termini del rating generico ESG che misura l’impatto ambientale, sociale e di governance di imprese od organizzazioni che operano sul mercato. Da questo punto di vista le aziende più efficienti sono quelle con le maggiori rese, disponibili ad innovare attraverso l’adozione delle migliori tecnologie. E proprio la tecnologia fa parte del modo in cui i produttori possono rispondere in modo efficace alle richieste di un miglior rating di sostenibilità.

L’uso della robotica è sempre più diffuso

Innanzitutto, è possibile razionalizzare l’uso dell’acqua per le necessità dell’allevamento attraverso tecniche efficaci di riciclo, purificazione e potabilizzazione. La produzione di metano dal letame attraverso i digestori permette di evitare la dispersione in atmosfera di un gas ad effetto serra e di rendere l’azienda agricola indipendente dal punto di vista energetico, insieme a pannelli solari e, quando possibile, turbine eoliche. Resta poi il problema del lavoro, soprattutto di reperire personale qualificato in grado di utilizzare mezzi tecnologici sempre più diffusi e sofisticati. Chi segue gli animali deve poter avere la comprensione del loro benessere; l’uso della robotica continua ad aumentare, dalla mungitura, alla pulizia delle stalle, all’automatizzazione dell’alimentazione, all’uso dei sensori per identificare la qualità del latte e gli indicatori di salute delle vacche in tempo reale. Negli allevamenti USA stanno venendo avanti anche le vaccinazioni robotiche.

Il successo di queste tecnologie, oltre che migliorare la produttività, consiste nel mettere a disposizione degli operatori agricoli la possibilità di un processo decisionale migliore e più rapido.  

La mandria mondiale potrebbe ridursi di decine di volte

Si calcola che nel mondo ci siano circa 300 milioni di vacche da latte. Se tutte avessero la produttività di quelle allevate nei Paesi dove si usano tecnologie avanzate, la mandria mondiale potrebbe ridursi di decine di volte. Gli attivisti ambientali potrebbero forse esserne soddisfatti, ma quali sarebbero le conseguenze, come ad esempio la mancanza di concime organico per i suoli e le coltivazioni? Per non parlare poi del valore sociale che l’allevamento ricopre per tante popolazioni rurali nelle varie aree geografiche del mondo. Indubbiamente, le migliori aziende agricole sono quelle che stanno adottando più rapidamente le nuove tecnologie e che probabilmente continueranno a mantenere un vantaggio rispetto alle loro controparti meno performanti.

Occorrono però anche tecnologie appropriate per migliorare  produttività e  condizioni di allevamento in grado di garantire l’equilibrio con gli aspetti sociali ed economici delle comunità locali.
In altre parole, la tecnologia per l’uomo e non viceversa.

CLAL.Teseo.it – Italia: Kg di Latte per Capo nelle principali Regioni produttive

Fonte: Dairy Herd

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Pubblicato da

Leo Bertozzi

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.