Di: Elisa Donegatti ed Ester Venturelli
Il prezzo del Petrolio e quello dell’Olio di Palma hanno tendenze generalmente correlate: ciò avviene per effetto del Biodiesel, la cui produzione utilizza gli oli vegetali. Tuttavia, da Luglio, il prezzo del Petrolio è diminuito per poi stabilizzarsi, mentre il prezzo dell’Olio di Palma ha iniziato un aumento protrattosi sino ad oggi.
Il mercato dell’olio di Palma sta registrando alcune tensioni rialziste nonostante la produzione mondiale sia stimata a livelli record nella stagione 2024/25. La ragione principale è da ricercare, quindi, dal lato della domanda. Infatti, l’Indonesia, primo produttore mondiale, sta attuando politiche per un maggiore utilizzo di olio di Palma nella produzione domestica di biodiesel con l’obiettivo di ridurre la dipendenza energetica da altri Paesi. In Malesia, secondo produttore mondiale, gli stock sono ai minimi a causa di una forte domanda sia domestica che estera per il consumo alimentare e come carburante.
Spinte rialziste arrivano anche dai mercati dei prodotti sostitutivi quali l’olio di Girasole e di Colza che hanno visto minori produzioni in UE, Ucraina e Russia. Inoltre, anche l’olio di Soia ha registrato aumenti dei prezzi, soprattutto in Argentina, primo produttore mondiale, per effetto di un rallentamento delle produzioni, una maggiore domanda dal settore dei biocarburanti brasiliano e una riduzione delle scorte USA.
È possibile che i prezzi dell’olio di Palma abbiano raggiunto un picco: si registrano infatti segnali di discesa dovuti ad un rallentamento della domanda e all’elevato differenziale con i più bassi prezzi del Petrolio. Dall’altro lato le regolamentazioni sulla deforestazione, come l’EUDR, potrebbero invece generare tensioni e spinte rialziste sui prezzi.