L’agricoltura fotovoltaica per produrre cibo ed energia
12 Dicembre 2022

Cliccando su Google le parole “solare” e “agricoltura” ci si imbatte in una soluzione in grado di affrontare contemporaneamente la crisi alimentare e quella energetica: l’agri-voltaico.

In questo tempo, il mondo è colpito da una serie di shock destabilizzanti. Gli oltre due anni di pandemia e la successiva guerra in Ucraina, con effetti globali sui mercati delle materie prime, sulle catene di approvvigionamento e sull’inflazione, hanno provocato un’impennata dei prezzi di cibo ed energia. Se si aggiungono poi anche i possibili effetti devastanti dei cambiamenti climatici sulle rese dei  raccolti nei prossimi anni, appare evidente che l’insicurezza alimentare ed energetica diventano un rompicapo in tutto il mondo.

I sistemi agroalimentari sono parte della soluzione per adattarsi ai cambiamenti climatici

Secondo il Forum Economico Mondiale, con i giusti investimenti, l’innovazione ed una concreta collaborazione fra i vari soggetti pubblici e privati, i sistemi agroalimentari potrebbero diventare una delle soluzioni più promettenti per contrastare i cambiamenti climatici e fornire nutrimento a tutti, contrastando la povertà. Ad esempio la sola agricoltura di precisione adottata su larga scala potrebbe ridurre di oltre il 5% l’uso delle risorse idriche e la produzione di energia rinnovabile potrebbe generare fino a 100 miliardi di dollari di reddito aggiuntivo per gli agricoltori entro il 2030. Esistono diverse tecnologie agroalimentari, tra cui i progressi nel digitale e nei dati, le soluzioni di energia rinnovabile ed anche le proteine alternative che, se industrializzate, potrebbero sostenere la sicurezza e l’efficienza del sistema alimentare.

L’agricoltura agri-voltaica integra gli impianti solari fotovoltaici con la coltivazione agricola, in modo che la stessa area di terreno possa essere utilizzata per entrambe le attività, permettendo nel contempo di ridurre le emissioni di gas serra, proteggere la biodiversità, ridurre la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili e migliorare la produttività agricola.

In sostanza si imita quanto fatto da tempo col principio dell’agroforestazione

L’elemento comune e distintivo dell’agri-voltaico è la condivisione della luce solare attraverso la fotosintesi ed il fotovoltaico. In sostanza si imita quanto fatto da tempo col principio dell’agroforestazione coltivando sullo stesso pezzo di terra colture con diverse esigenze di luminosità. L’ombreggiatura solare riduce l’evapotraspirazione, mantenendo il suolo idratato. Secondo l’associazione SolarPower Europe, la schermatura solare potrebbe far risparmiare dal 14 al 29% di acqua contrastando la siccità. Esistono vari tipi di agri-voltaico, tra cui pannelli fotovoltaici a terra, pannelli fotovoltaici sopraelevati e serre solari, che si combinano con diversi tipi di colture, in funzione del clima locale, delle coltivazioni e dei modelli di utilizzo del suolo. Anche nelle grandi estensioni a pascolo, i pannelli fotovoltaici possono possono essere utili come ombreggiatura e riparo per gli animali.

In un mondo in cui le risorse diminuiscono ed i bisogni aumentano, la terra è sempre più preziosa per la produzione di questi due beni. La risposta potrebbe essere semplice: combinare le due cose. Elementare Watson, direbbe Sherlock Holmes!

Fonte: Energy Monitor

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Pubblicato da

Leo Bertozzi

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.