Le quattro sorelle USA della Carne e la libertà di mercato
29 Settembre 2021

Cargill, il gigante mondiale delle commodity, Tyson Foods Inc, la maggiore azienda per la carne di pollo, la brasiliana JBS SA, leader mondiale della carne e la National Beef Packing Co, azienda controllata dalla brasiliana Marfrig Global Foods SA, sono i quattro operatori che macellano all’incirca l’85% del bestiame da carne USA. Nel 1977 questa percentuale era appena il 25%, ma nel 1992 aveva raggiunto il 71%. La necessità di ridurre il costo unitario di macellazione ha portato a costruire impianti sempre più grandi soppiantando quelli di piccole e medie dimensioni, come dimostra il fatto che mentre nel 1977 l’84% di vitelli e manze erano macellati in impianti con una capacità inferiore al mezzo milione di capi all’anno, nel 1997 tale percentuale crollava al 20%.

Un sistema concentrato diventa anche più fragile, come dimostrano tre eventi che hanno colpito il settore: nel 2019 il macello di Tyson Foods nel Kansas è stato chiuso per quattro mesi a causa di un incendio; il Covid lo scorso anno ha provocato la chiusura a singhiozzo di vari impianti per infezioni fra i lavoratori ed infine a maggio 2021 JBS ha subito attacchi informatici che hanno portato alla chiusura temporanea nei suoi macelli di bovini e suini.

Queste chiusure nelle attività di macellazione si ripercuotono pesantemente sugli allevatori che non riescono a vendere gli animali mentre, a causa della minore offerta di carne, i prezzi sul mercato aumentano a tutto beneficio degli operatori. L’esempio è l’incendio nel macello della Tyson, dopo il quale la differenza fra il prezzo degli animali e quello della carne raggiunse, secondo USDA, livelli record.

La proposta USDA per proteggere i Suinicoltori da pratiche sleali

Secondo gli allevatori, questa concentrazione di fatto si traduce in una diminuzione della concorrenza ed in uno svantaggio competitivo fra chi deve vendere gli animali e chi commercializza la carne. Da varie parti, compreso un gruppo di Governatori, viene dunque proposta la creazione di un ufficio per verificare le pratiche anti-competitive nel settore della macellazione. USDA intende utilizzare una norma esistente tesa a proteggere allevatori ed agricoltori da pratiche commerciali svalorizzanti, utilizzando parte dei 4 miliardi di dollari destinati a consolidare il sistema alimentare USA.

L’equilibrio fra domanda ed offerta deriva anche dall’assenza di posizioni dominanti e pertanto occorrono autorità di sorveglianza e meccanismi regolatori per assicurare la trasparenza del mercato.

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Fonte: Reuters

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Pubblicato da

Leo Bertozzi

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.