Le Imprese europee hanno aumentato l’export di Carni suine in volume, ma ancor più in valore, nel primo trimestre 2020. Qual è il principale driver di questa crescita?
Francesco del Team di TESEO illustra l’andamento delle esportazioni UE nel seguente video.
L’export UE di Carni suine e loro derivati è aumentato in volume, ma ancor più in valore, nel primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.
Export UE
Carni fresche, refrigerate e congelate 776 mila tonnellate
Gen – Mar 2020
L’UE è il principale esportatore mondiale di Carni fresche, refrigerate o congelate: sotto questa voce sono state esportate circa 776 mila tonnellate nei primi tre mesi del 2020, per quasi 2,5 miliardi di dollari. I ricavi all’export sono di conseguenza aumentati del +27%, passando da 2,92 USD/kg nel primo trimestre 2019 a 3,18 USD/kg nel 2020.
Ma com’è possibile che, sebbene quasi tutti i Player importatori abbiano ridotto gli acquisti dall’UE, l’export di questa voce sia aumentato del +26,2% in quantità e del +60,4% in valore?
Questo aumento è dovuto alla Cina, che ha raddoppiato le importazioni di Carni fresche, refrigerate o congelate dall’UE (+114,2%), acquistando peraltro a prezzi superiori (+56,7%).
Il principale driver di questo aumento è stata l’epidemia di African Swine Fever, che ha coinvolto il Paese nel terzo trimestre 2018 e fino ad oggi ha causato la morte o l’abbattimento di oltre 1.200.000 capi.
Il trend è confermato in marzo, ultimo mese disponibile nei dati, periodo in cui la Cina è arrivata ad assorbire il 69% dell’export UE di Carni fresche, refrigerate o congelate.
E le Carni suine italiane, sono presenti in Cina? Quali sono le performance del nostro export e del nostro import?
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