Il fondamento etico della sostenibilità
22 Novembre 2016

Il concetto di sostenibilità come elemento che unisce economia, ambiente e società si è progressivamente fatto strada a partire dagli anni ’70, quando i critici di un modello di sviluppo agricolo basato sulla competizione maltusiana fra la crescita della produzione e quella della popolazione, iniziarono a studiarne gli effetti.

Alla fine degli anni ’80, un documento dell’ONU evidenziò le possibili tensioni fra lo sviluppo economico e la qualità ambientale, arrivando al concetto di “sviluppo sostenibile”: sviluppo che soddisfa le esigenze delle generazioni attuali senza compromettere le possibilità di quelle future. Di conseguenza, l’impatto delle attività produttive  deve essere visto come l’effetto che l’uso delle risorse naturali ha sulla società e sulla vita delle comunità che la compongono.

Nel nuovo millennio l’interesse scientifico si è spostato sui parametri per misurare la sostenibilità, fattore necessario per verificarne l’impatto su economia, ambiente e società. Detto in altri termini, dopo la rivoluzione industriale, il progresso tecnico e la crescita produttiva, il concetto di “sviluppo” è inserito nello spazio temporale, deve essere duraturo e per questo diventare più identificabile nella attività quotidiana.

Di conseguenza le aziende si sono poste l’obiettivo di ottimizzare le interazioni con l’ambiente ed hanno cominciato ad utilizzare il metodo LCA (valutazione del ciclo di vita – life cycle assessment) come fattore della produzione. Da qui i parametri delle “impronte” di acqua e carbonio (water footprint and carbon footprint) come indice di qualità e sostenibilità spazio-temporale delle imprese.

La necessità di uno sviluppo sostenibile o duraturo, porta ad un processo continuo di innovazione attraverso un approccio collaborativo e multidisciplinare.

Fonte: Nature.com

Sostenibilità su TESEO.clal.it
Sostenibilità su TESEO.clal.it

Commenti

Fonte:

Pubblicato da

Leo Bertozzi

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Lascia un commento