Imprese ed imprenditori agricoli del futuro
6 Febbraio 2023

Pedro E. Piñate B.

Di Pedro E. Piñate B., Medico Veterinario venezuelano e Consulente Agricolo

Le previsioni di una popolazione mondiale a 9.1 miliardi di persone nel 2050 sono eloquenti circa la necessità di avere nuove imprese e nuovi imprenditori agricoli. Si tratta di circa il 34% in più rispetto ad oggi e la crescita della popolazione riguarda soprattutto i cosiddetti “Paesi in via di sviluppo”. In quella data il mondo sarà per il 70% urbano e solo per il 30% rurale, un cambiamento significativo rispetto all’attuale 49% e 51%, rispettivamente. Tuttavia, per nutrire una popolazione urbana più numerosa di oggi con redditi e potere d’acquisto più elevati, la FAO stima che sia necessario produrre il 70% in più di cibo, senza contare l’ulteriore produzione per i biocarburanti. Sarà indispensabile accrescere la produttività senza poter espandere i terreni agricoli, con un migliore utilizzo e sfruttamento di energia, acqua ed altri fattori. Tutto questo dovrà essere in armonia con l’ambiente, cioè “sostenibile”. La chiave per aumentare la produzione sarà la tecnologia, un tema che richiama il necessario adeguamento degli investimenti pubblici per la ricerca e lo sviluppo, invertendo la tendenza in atto in molti Paesi.

Sono necessari più investimenti pubblici in agricoltura

Un altro aspetto fondamentale è la necessità di aumentare gli investimenti pubblici in agricoltura a tutti i livelli, in particolare nelle infrastrutture, nell’istruzione, nell’assistenza tecnica e nei servizi di sanità animale e delle piante. Le imprese e gli imprenditori non saranno mai abbastanza per accollarsi gli oneri di tutela ambientale indispensabili alla propria attività ed in nessun Paese tali risorse potranno derivare da una maggior tassazione sugli imprenditori agricoli, perché questi abbandonerebbero l’attività. 

Il recente studio della FAO intitolato “Investing in Farmers: Investment Strategies in Human Capital” (Roma, 2022), ha rilevato che investire negli agricoltori “può contribuire ad aumentare il reddito rurale, una migliore salute e nutrizione, la coesione sociale ed una maggiore inclusione delle donne e dei giovani nelle attività economiche”.

Quali saranno gli imprenditori agricoli del futuro?

A proposito di quali saranno gli imprenditori agricoli del futuro, si può affermare che un po’ in tutti i Paesi se ne stanno già evidenziando i caratteri. Si tratta di uomini e donne tra i 20 ed i 30 anni con grande volontà e desiderio di lavorare in campagna, ancora in fase di formazione e maturazione, già in cerca di un proprio capitale e di credito per i loro progetti agricoli. La maggior parte ha già qualche esperienza agricola o zootecnica, sia per le origini familiari, sia per motivi di studio. Alcuni verranno poi dalle città alla ricerca di forme di vita diversa, meno frenetica, che la campagna ed il contatto diretto con la natura offre in modo unico. Forse, al momento, queste persone non percepiscono ancora bene che è nelle campagne, nell’agricoltura, nell’allevamento, che avranno successo e potranno realizzare il loro sogno di essere liberi. 

Come scrisse già nel 1826 il poeta ed accademico venezuelano Don Andrés Bello: “Ami la libertà? Allora sappi che la campagna è vita”.

TESEO.Clal.it – Numero di aziende da latte in Europa divise per area ed estensione

Articolo raccolto e tradotto da Leo Bertozzi.

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Pubblicato da

Leo Bertozzi

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.