Più sostegno per allevare meglio: in Irlanda serve un’inversione di tendenza
17 Giugno 2019

È ormai generalmente acquisito il fatto che l’ambiente sia una risorsa fondamentale. Gli agricoltori, che hanno nel suolo e nelle acque la loro base produttiva, debbono certo operare in modo più efficiente, ma debbono poter contare anche su prezzi del latte adeguati.

In tale prospettiva, il ruolo dell’agricoltore si inserisce sempre più nel contesto di bene pubblico per le ricadute che la sua attività ha verso la società, e dunque diventa importante il ruolo di orientamento ed indirizzo della PAC.

Diventa però altrettanto importante che il mercato, e con esso il consumatore, sia disponibile a riconoscere un prezzo adeguato per gli impegni degli agricoltori a produrre nell’ottica della tutela ambientale.

In un recente convegno in Irlanda sulla qualità delle acque, è risultato evidente come lo spostamento dalla produzione di carne a quella da latte, perché più profittevole, ha portato solo negli ultimi tre anni ad un incremento del 30% nei fertilizzanti azotati. Però, una gran parte di questo azoto è disperso, con differenze che vanno da uno a tre fra chi opera con meno efficienza. La stessa differenza esiste anche nell’uso dei concimi fosforici. Le aziende da latte irlandesi usano il 20% del suolo agricolo, ma il 50% dei fertilizzanti totali.

È evidente che la pressione sui prezzi spinge gli agricoltori a massimizzare la produzione, mettendo però a rischio l’efficienza e dunque anche l’impatto ambientale. In Irlanda, nel 1980 la spesa alimentare rappresentava il 28% del reddito rispetto al 14% odierno.

Dobbiamo lavorare in modo più intelligente e fare meglio – ma tutti abbiamo bisogno di più denaro e più sostegno per farlo.

Jack Nolan – Irish Department of Agriculture, Food and the Marine

Come sottolineato all’Environmental Protection Agency (EPA) National Water Event 2019 da Jack Nolan del Department of Agriculture, Food and the Marine irlandese, occorre una inversione di tendenza. I consumatori, che sono sempre più sensibili alle tematiche ambientali, debbono essere disponibili a cambiare la loro attitudine ed a riconoscere il valore dei prodotti di qualità elevata. Questo vale anche per la PAC: se a clima, biodiversità ed acqua verrà destinato il 30% delle risorse, il consistente resto rimarrà concentrato nei pagamenti diretti, che non hanno certo stimolato il cambiamento.

Dunque, nell’ottica della sostenibilità occorre produrre meglio aumentando l’efficienza produttiva e riducendo le disparità fra gli agricoltori. Occorre però che anche i consumi siano orientati verso la domanda di prodotti di qualità.

CLAL.it – Prezzo del latte alla stalla in UE-28 ed in Irlanda

Fonti: AgriLand, Commissione Europea

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Pubblicato da

Leo Bertozzi

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.