Resta sempre l’incognita della Peste suina africana (PSA), ma gli attuali prezzi dei suini grassi da macello, che hanno raggiunto in CUN a Mantova la quotazione di 2,385 €/kg, consentono agli Allevatori di pianificare i propri investimenti aziendali.
Così sta facendo Marco Bompieri, Allevatore mantovano iscritto a Coldiretti. “Stiamo facendo investimenti rilevanti nelle scrofaie, per migliorare alcuni aspetti cruciali, dall’automazione per far fronte alle difficoltà di reperire manodopera specializzata, passando per il benessere animale e la sanità – spiega Bompieri -. Interventi che avevamo pianificato da tempo, ma che oggi il mercato ci consente di fare con maggiore serenità, visto il miglioramento dei margini, in questa fase di mercato”.
Sul piano del dialogo di filiera, la porta resta sempre aperta per un confronto fra i diversi anelli della catena di approvvigionamento. “Non abbiamo ancora ricevuto richieste in tal senso, ma il nostro caso è abbastanza singolare, in quanto abbiamo una struttura che ci porta ad avere confronti quasi quotidiani con i macelli e i salumifici – spiega Marco Bompieri -. Non ci limitiamo a fornire i maiali, ma privilegiamo il dialogo costruttivo con i nostri partner. Se il confronto dovesse assumere i contorni del tavolo istituzionale con le varie rappresentanze, saremmo come sempre disponibili a dare il nostro contributo”.
Le ultime elaborazioni di TESEO indicano un aumento del numero di suini tatuati, destinati per il circuito tutelato. “Non sarà nei primi mesi del 2025, ma ritengo di poter confermare l’incremento della disponibilità del numero degli animali nel corso del prossimo anno – valuta Bompieri -. Ma sono convinto che spazi per investire continueranno ad esserci. Il problema, semmai, per gli Allevatori è legato alla manodopera e al ricambio generazionale”.