Perché i prezzi dei suini da macello aumentano in UE?
15 Marzo 2024

Di: Marika De Vincenzi ed Ester Venturelli

L’autosufficienza UE per le Carni Suine, in base ai dati Eurostat, è stimata in aumento per il 2023 rispetto al 2022. Ciò è dovuto ad una diminuzione dei consumi e dell’export superiore al calo delle produzioni. Nonostante questo, il prezzo dei suini da macello, dopo essere diminuito nel secondo semestre del 2023, ha ripreso un trend in crescita nelle ultime settimane.

Per identificare le cause dietro alla ripresa del prezzo, bisogna guardare ai principali mercati: Germania, Spagna e Italia. Tutti questi Paesi sono caratterizzati, in realtà, da una situazione diversa rispetto al complessivo UE. Infatti, tutti e tre registrano, per il 2023, diminuzioni dell’autosufficienza dovute a consumi domestici che presentano cali inferiori rispetto a quanto sta avvenendo per la produzione. Questa dinamica, quindi, erode ulteriormente la disponibilità, già in calo, di questi Paesi creando spinte rialziste sui prezzi.

Guardando al commercio internazionale, in precedenza l’export di carne UE è stato in diminuzione, probabilmente rallentato da prezzi all’export, non competitivi rispetto agli altri esportatori, che hanno favorito lo spostamento della domanda Cinese verso prodotti provenienti dai Paesi Nord Americani. Tuttavia, a Dicembre 2023, tali prezzi sono crollati, riallineandosi ai valori registrati da Canada e USA

Questo, insieme alla domanda mondiale stimata in crescita, potrebbe stimolare la domanda di Carni Suine dall’UE e, quindi, la produzione domestica e sostenere i prezzi dei Suini da macello.

Prezzi e aspettative per il Frumento Duro in Italia
14 Marzo 2024

Di: Elisa Donegatti ed Ester Venturelli

Da inizio anno, i prezzi del Frumento Duro hanno accelerato il trend in diminuzione sulle principali piazze italiane. La diminuzione registrata a Marzo va dai 35 €/Ton ai 55 €/Ton in meno rispetto a Gennaio, con il calo maggiore registrato alla CCIAA di Bologna. 

Le produzioni Italiane del 2023 sono state di 3.8 Milioni di tonnellate, in leggero aumento, ma inferiori rispetto alla media storica. La produzione, sostenuta da un aumento dei terreni utilizzati (+2,5%), è stata però limitata dalle rese che si sono notevolmente ridotte rispetto alla media degli ultimi anni a causa delle forti piogge di Maggio e Giugno.

La scarsa disponibilità di Frumento Duro di qualità è stata compensata da un incremento delle importazioni di circa 1,2 Milioni di tonnellate (+64,9%). Escludendo la Francia, che ha visto un calo del -64.5%, maggiori quantità sono state acquistate da tutti i principali fornitori. Gli acquisti dal Canada sono quasi raddoppiati. Hanno guadagnato importanti fette di mercato anche la Russia e la Turchia: il nostro mercato ha registrato un flusso superiore di oltre 350.000 tonnellate da ciascuno rispetto al 2022. 

Per la prossima stagione le aspettative sulla produzione di Frumento Duro in Italia non sono ottimistiche. Infatti, da un lato il ridimensionamento dei prezzi ne ha disincentivato la semina, dall’altro le condizioni climatiche hanno portato l’inverno ad essere piuttosto caldo ritardando le semine. Questo potrebbe risultare in un’ulteriore diminuzione dell’autosufficienza italiana.

Il benessere degli Allevatori
13 Marzo 2024

In vari Paesi, negli Agricoltori è stata dimostrata una correlazione tra situazioni di crisi ed aumento di fenomeni quali stress, ansia, problemi di salute mentale e persino suicidi. Più di ogni altro Paese avanzato, in Nuova Zelanda le attività economiche, la vita delle persone, l’ambiente, dipendono sostanzialmente dal successo dei sistemi agricoli, che rappresentano il fattore determinante per l’occupazione ed il benessere sociale.

Situazioni conseguenti a pressioni finanziarie, nuovi adempimenti, inondazioni, problemi di lavoro, solitudine, hanno avuto crescenti ripercussioni sul benessere sociale e sulla salute mentale degli agricoltori neozelandesi, soprattutto nelle zone più remote dell’Isola del Sud.

Infatti negli ultimi anni essi hanno dovuto far fronte ad un contesto economico pieno di nuove criticità ed incognite dovute a costi elevati, alti tassi di interesse e calo nei prezzi delle produzioni agricole. C’é poi il problema dell’isolamento, specialmente diffuso fra i giovani che soffrono situazioni di solitudine nelle aziende in zone remote con difficoltà a gestire la vita quotidiana come il non cucinare o badare a sé stessi in modo appropriato e che hanno problemi a trovare forza lavoro per aiutarli nelle attività dell’azienda agricola.

Tecnologie e servizi di supporto rurale

Bisogna considerare che, con l’evoluzione della società, sono venuti meno i luoghi di aggregazione tradizionali delle comunità rurali come sale di ritrovo, pub ed anche chiese che progressivamente hanno chiuso i battenti. Di conseguenza, data la loro vulnerabilità, soprattutto in questi tempi di crisi gli agricoltori hanno bisogno di un sostegno supplementare per creare nuovi legami personali e sociali.
La necessità  è ben presente, dato che esiste un servizio di sostegno rurale con dei  consulenti professionisti che si possono chiamare e far visitare le persone entro una settimana e spesso il giorno dopo, se è urgente. Anche le tecnologie possono essere utili,  come ad es. WhatsApp in modo da sentirsi parte di un gruppo e poter rimanere facilmente in contatto.

Il benessere degli Allevatori influisce sull’intera comunità

Questo ci dice che non bisogna trascurare la dimensione sociale della sostenibilità. Il sentimento di solitudine, abbandono, contrarietà, incomprensione, può essere una criticità poco apparente ma dai risvolti fondamentali per l’attività economica. Il disagio manifestato con proteste molto determinate degli agricoltori in vari Paesi del mondo può esserne la riprova ed andrebbe considerato attentamente.

I nostri Allevatori vivono situazioni di disagio?

Fonte: Farmers Weekly

Consumi retail di Prosciutto Crudo
4 Marzo 2024

Di: Marika De Vincenzi

Confrontando i CONSUMI retail di carne e salumi nel periodo Novembre 2023 – Gennaio 2024 rispetto a Novembre 2022 – Gennaio 2023 emerge un calo in quantità del Prosciutto Crudo (-4,6%) e un aumento in valore (+2,1%).

I dati segnano andamenti diversi per le due tipologie di prodotto.
Il Prosciutto Crudo DOP segna una contrazione del 4,7% in quantità e un aumento in valore dell’1,7%.
Il Prosciutto Crudo NON Dop, invece, registra una flessione dei consumi in quantità leggermente più lieve (-4,5%), contro un aumento in valore più marcato (+2,7%).

Questo significa che l’aumento dei prezzi al consumo ha coinvolto maggiormente la categoria del Prosciutto Crudo NON Dop rispetto al segmento Dop.

Fitosanitari: netto calo delle vendite in Spagna
29 Febbraio 2024

Nel 2022 in Spagna il consumo di prodotti fitosanitari è calato del 25% rispetto al 2021.  Fungicidi e battericidi, prodotti storicamente predominanti per la loro importanza nella prevenzione e nel trattamento delle malattie delle piante, hanno rappresentato il primo gruppo di prodotti fitosanitari col 56% delle vendite complessive per un totale di 32.160 tonnellate, in calo del 23%. Seguono gli erbicidi col 21% del totale per 12.186 tonnellate, con un significativo calo nelle vendite del 34%. Al terzo posto viene il gruppo degli insetticidi ed acaricidi che rappresenta il 17% delle vendite ma che ha fatto registrare un calo marginale di 1,4 punti percentuali; questa modesta variazione potrebbe essere influenzata dalla crescente resistenza dei parassiti. Molluschicidi, regolatori di crescita (fitoregolatori) ed altri prodotti fitosanitari rappresentano la quota minore con 2.988 tonnellate, pari al 5% del totale, ma in calo del 54% rispetto alle vendite del 2021.

Questo positivo risultato riflette una tendenza verso metodi di coltivazione più ecologici e sostenibili, guidata da una maggiore consapevolezza ambientale e dall’implementazione di normative più severe.

Nel dibattito intorno a questi prodotti bisognerebbe considerare che il controllo dei parassiti e delle malattie è sempre stato una necessità. I fitosanitari sono spesso identificati impropriamente come pesticidi, termine più ampio che comprende anche prodotti che non sono destinati all’uso su piante ma servono a debellare organismi nocivi e portatori di malattie. Scopo primario di erbicidi, fungicidi, insetticidi, acaricidi, fitoregolatori e repellenti è di mantenere in buona salute le colture ed impedire loro di essere distrutte da malattie e infestazioni. Sono pertanto essenziali per la produzione agricola, sia nell’ambito dei sistemi agricoli convenzionali che in altri sistemi, come quelli integrati. Senza il loro uso, molte colture non sarebbero vitali, oppure i prodotti raccolti non potrebbero essere immagazzinati.

Tuttavia, nel tempo si è sempre più preso coscienza dell’effetto che i fitofarmaci comportano sull’ambiente vicino al luogo in cui vengono applicati, dato che il loro impiego provoca comunque una contaminazione di suolo, acque superficiali e sotterranee, aria (ambiente abiotico), e colpisce organismi sensibili come gli insetti che risultano utili.

Non deve dunque sorprendere se, anche in virtù del principio di precauzione,  le normative relative a questi prodotti sono sempre più rigorose ed oggetto di continui aggiornamenti. Anche in questo caso occorre implementare la ricerca per trovare nuove formulazioni che permettano di bilanciare protezione delle coltivazioni e loro produttività.

Fonte: Comercial Química Massó

Aggiornamento sull’export italiano di Carni Suine [VIDEO]
28 Febbraio 2024

L’Italia non è autosufficiente nel settore delle Carni Suine, ma è un esportatore netto di Salumi. L’export di Salumi è in aumento come anche i prezzi.

In questo video, Marika De Vincenzi Analyst del settore Suinicolo del Team di CLAL, presenta gli ultimi aggiornamenti delle esportazioni italiane di Carni Suine.

Carni Bovine: l’import italiano e il ruolo del Brasile
27 Febbraio 2024

Di: Marika De Vincenzi ed Ester Venturelli

Le importazioni di Carni bovine dell’Italia sono in aumento: tra Gennaio e Novembre 2023 hanno registrato un incremento complessivo del 5,1% (circa 18 mila tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo del 2022, raggiungendo un quantitativo record.

Grazie alla vicinanza geografica e dal mercato comune, la maggior parte del prodotto è acquistato da altri paesi UE. Infatti, dall’UE proviene il 96% delle Carni Bovine Fresche e Refrigerate, prima voce per quantità tra i prodotti importati. 

Soffermandoci, invece, sulle Carni Bovine Congelate, è prodotto in UE il 45% delle quantità importate in Italia, mentre la quota maggiore (54%) proviene dal Sud America. Tra i Paesi del Sud America, spicca in particolare il Brasile, che da solo fornisce al nostro mercato più della metà delle Carni Bovine Congelate Disossate importate. 

Il ruolo dominante del Brasile in questo segmento del mercato è associato all’abbondante offerta locale e ai prezzi particolarmente competitivi rispetto a quanto riscontrato nei Paesi UE. In particolare, analizzando l’andamento dei prezzi all’export di Brasile e Paesi Bassi (al secondo posto tra i fornitori di Carni Bovine Congelate Disossate) si nota che il differenziale tra i due prezzi si è ampliato a partire dalla fine del 2022. Tuttavia, è da considerare che al prezzo del Brasile va aggiunto il dazio imposto dall’UE che corrisponde al 12,8% del valore più una quota fissa di 221,1 €/100 Kg.

Il costo medio mensile simulato della Razione Alimentare…
26 Febbraio 2024

Di: Marika De Vincenzi

Il 24 Febbraio 2022 la Russia invadeva l’Ucraina. I prezzi delle materie prime, già da alcuni mesi alle prese con una fase rialzista (in parte a causa dei significativi acquisti da parte della Cina e in parte per gli effetti dei cambiamenti climatici), si impennarono immediatamente (Russia e Ucraina sono fra i principali esportatori di cereali e il conflitto rappresentava un ostacolo alle esportazioni).

In poche settimane il costo totale dell’ALIMENTO SIMULATO (cioè una razione alimentare teorica destinata ai suini e definita inserendo mais, frumento, orzo, farina di soia, crusca, altri ingredienti e i costi industriale per la produzione del mangime), si impennava fino a raggiungere la media di 1,63 €/kg di carne (dato elaborato medio, relativo al mese di Marzo 2022). 

Due anni dopo l’inizio della guerra in Ucraina, il costo medio mensile simulato della RAZIONE ALIMENTARE (ripetiamo: costo simulato), è sceso a 1,11 €/kg di carne.

Dopo l’avvio del conflitto russo-ucraino, ad alzarsi notevolmente furono anche i prezzi energetici, alla luce del fatto che la Russia era il principale esportatore di gas verso l’Europa.

Sul sito TESEO.clal.it è possibile ricostruire il prezzo dell’Energia Elettrica in Ue. La media mensile di Marzo 2022 toccò i 247,39 €/MWh a livello comunitario. Oggi le quotazioni di Febbraio 2024 segnano un costo di 65,85 €/MWh.

Andamento analogo anche per il prezzo del Gas Naturale, passato da 56,43 €/MWh di Marzo 2022 agli attuali 29,9 €/MWh. Il picco venne raggiunto nell’Agosto 2022 con la cifra record di 185,63 €/MWh. 

Ridimensionamento anche per il prezzo del Petrolio, passato dai 117,25 $/barile di Marzo 2022 a 82,99 $/barile nel mese di Febbraio 2024.

TESEO.clal.it – Suini: Prezzi dei tagli freschi

Mais e Soia: la gara tra USA e Brasile
20 Febbraio 2024

Di: Ester Venturelli ed Elisa Donegatti

Da anni l’export mondiale del Mais e della Soia è per la maggior parte nelle mani di due Paesi: gli USA e il Brasile
Le prospettive dei due Paesi, tuttavia, sono diverse: mentre gli USA sono vicini al massimo del loro potenziale, in Brasile c’è molto più margine di miglioramento sia per le aree coltivate che per le rese.
Questi processi sono già in corso in Brasile e stanno modificando gli equilibri commerciali associati ai due prodotti.

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Riso: l’India affronta gli effetti del clima
19 Febbraio 2024

Di: Elisa Donegatti ed Ester Venturelli

L’India è il secondo produttore mondiale di Riso al mondo, dopo la Cina, con 132 Mio Ton per la stagione 2023-24, secondo le stime USDA. Con un’autosufficienza del 112%, sono i primi esportatori mondiali con un export di più di 20 Mio Ton per la stagione 2022-23, coprendo circa il 37% dell’export mondiale. 

Nel 2023, la stagione monsonica Indiana è stata caratterizzata da piogge scarse che hanno danneggiato il raccolto principale del Paese e, negli ultimi mesi, la carenza di umidità ha avuto un impatto negativo anche sul secondo raccolto. Di conseguenza, la disponibilità di Riso nel Paese è limitata.

Per questo motivo, già lo scorso Luglio il governo Indiano aveva vietato le esportazioni di Riso bianco non basmati, nel tentativo di frenare l’inflazione dei prezzi alimentari, che lo scorso Dicembre era del +10% rispetto un anno prima. Inoltre, sull’export del Riso parboiled è stata fissata una tassa del 20%. Adesso, il governo ne sta considerando l’estensione oltre il 31 Marzo, data in cui dovrebbe terminare. 

Queste tensioni potrebbero avere un effetto rialzista sui mercati del Riso, che vedono già prezzi a livelli elevati nei mercati Asiatici, ma anche Africani e del Medio Oriente.