“Con il lieve calo registrato giovedì alla CUN dei suini grassi da macello e il prezzo stabilito dai garanti del Ministero e degli Allevatori (fissato a 1,891/1,902 €/kg, ndr) dovremmo essere giunti alla fine della spirale ribassista. Dovremmo, quindi, già dalla prossima quotazione settimanale avere una maggiore stabilità e una ripresa del mercato, speriamo sostenuto da maggiori consumi e da un turismo che, in base alle prenotazioni, dovrebbe inaugurare una fase positiva”.
L’analisi di Thomas Ronconi, Presidente di ANAS e iscritto a Coldiretti Mantova, guarda al futuro con un certo ottimismo. “Ci attendiamo una svolta, che sarà tanto più soddisfacente per il mercato dei suini quanto prima il meteo migliorerà”, prosegue Ronconi.
I numeri delle macellazioni segnalano una ripresa, da 135-137mila a circa 142mila a settimana, evidenziando in prospettiva un avvicinamento ai valori medi relativi alla stagione.
L’incognita che grava sul settore è sempre la Peste suina africana (PSA), che potrebbe di colpo seminare il caos e mandare in tilt la catena di approvvigionamento e il mercato. “Avremmo bisogno di maggiore DIALOGO fra le Istituzioni, perché a volte assistiamo a decisioni che sono diametralmente opposte anche fra Regioni confinanti e questo rende tutto più complesso – afferma Ronconi -. Servono azioni rapide, condivise, così da chiudere definitivamente con un’emergenza particolarmente pericolosa per la suinicoltura italiana”.