Aumenta il trade di Frumento verso la Cina, soprattutto dagli USA
20 Dicembre 2023

Di: Elisa Donegatti ed Ester Venturelli

TESEO.clal.it – Importazioni Cinesi di Cereali

La domanda Cinese di Frumento Tenero è ancora forte e quest’anno sta registrando il record di quantità importate: tra Gennaio e Ottobre la Cina ha importato il 23% in più in tonnellate di Frumento Tenero rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il Paese, quindi, rimane il principale importatore di Frumento a livello mondiale per il secondo anno di fila. 

La maggiore domanda Cinese è causata dalle preoccupazioni relative alla qualità del prodotto locale. Infatti, la fase di raccolta nel Paese è stata caratterizzata da ingenti piogge, che hanno ridotto la qualità del Frumento nelle principali regioni produttive. Manca, quindi, Frumento soprattutto per l’alimentazione umana.

Le ultime settimane hanno registrato un aumento degli acquisti Cinesi di Frumento dagli USA. La quota importata dal Paese nel 2023 ha già superato la TRQ (Tariff Rate Quota), il limite quantitativo entro cui il prodotto può essere acquistato ad una tariffa ridotta. Questa dinamica è favorita dalla maggiore competitività dei prezzi statunitensi ottenuta grazie alla buona produzione di quest’anno, mentre il principale competitor, l’Australia, ha avuto una produzione scarsa. 

TESEO.clal.it – Cina: importazioni di Grano Tenero

Regione Lombardia affronta il tema Nitrati
31 Ottobre 2023

Il tema dei nitrati rimane delicato e sotto stretta sorveglianza in Lombardia. Dopo aver  ricevuto dalla Commissione Europea la comunicazione di costituzione in mora per la violazione, nel 2018, della Direttiva Nitrati, la Regione ha infatti inviato in risposta un dettagliato parere tecnico, al quale attende ora risposta.

Tale documento mette a sistema i dati sulle condizioni ambientali associate alla presenza di azoto raccolti in numerosi anni di ricerche scientifiche. Il Team di CLAL ha avuto l’occasione di ascoltare alcuni risultati di queste ricerche al Workshop “Verso il nuovo Programma di Azione Nitrati 2024-2027” organizzato da Regione Lombardia il 19 Ottobre 2023 a Marone (BS).

La maggior parte delle zone più critiche (ZVN) corrisponde ad aree con un carico zootecnico significativo

Per quanto riguarda l’acqua, nelle ultime rilevazioni il 95% dei pozzi analizzati è risultato avere un concentrato di nitrati inferiore a 50 mg/litro, livelli ritenuti non preoccupanti. Inoltre, analizzando gli andamenti temporali di NO3 in falda sul lungo periodo emerge un quadro positivo: una percentuale minima di pozzi analizzati ha presentato una situazione peggiorata, mentre gli altri sono stabili o in miglioramento. In ogni caso, bisogna considerare che l’impatto degli interventi atti a contenere la presenza di nitrati è rilevabile in un tempo pari al 30-50% del tempo di rinnovamento della falda, che può durare anche 30-40 anni.

Le analisi del suolo hanno evidenziato che l’alta pianura est è l’area con i valori di nitrati più elevati in profondità, mentre l’alta pianura ovest ha i valori più elevati a livello superficiale. La permanenza di azoto nel terreno dipende anche dal tipo di coltura: le coltivazioni di riso sono risultate essere quelle con i valori più bassi. Inoltre, un impatto positivo può essere fornito dalle cover crop che crescendo utilizzano l’azoto (soprattutto nel caso di Graminacee e Brassicacee), riducono la lisciviazione del terreno e contribuiscono al controllo delle piante infestanti.

Le analisi dell’aria hanno indicato che la presenza di particolato, di cui nitrato e solfato di ammonio sono una componente importante, è in diminuzione. Tuttavia, ci sono ancora alcuni giorni dell’anno con valori sopra i limiti di legge, ed il dato medio registrato è decisamente superiore al valore guida OMS. Secondo la fonte ISPRA, il 90% delle emissioni di ammoniaca nell’aria derivano dall’agricoltura e, in particolare, sono dovute allo spandimento dei liquami.

La raccolta e l’analisi dei dati è anche un supporto determinante per le attività che Regione Lombardia compie per ridurre la presenza di nitrati nell’ambiente, quali il Programma Azione Nitrati e il PSP (Piano Strategico della PAC). Quest’ultimo include i 15 interventi denominati SRA pianificati per il 2023, di cui 11 già aperti e 4 da aprire, volti ad incentivare l’adozione di pratiche agricole che riducano la diffusione di azoto in eccesso nell’ambiente. La selezione delle aziende che percepiscono i fondi si basa su alcuni criteri tra cui la localizzazione in zone prioritarie (bacino del Po e ZVN) e aziende che iniziano la produzione biologica. I finanziamenti vengono calcolati come differenziale tra la condizionalità PAC e il costo dell’impegno aggiuntivo.

TESEO.clal.it – Emissioni di nitrati in agricoltura

Italia: rese in calo per il Frumento, migliorano Mais e Soia
26 Ottobre 2023

Di Elisa Donegatti ed Ester Venturelli

Per il Mais e la Soia italiani è stata registrata nel 2023 un’area di semina inferiore al 2022, rispettivamente del -10% e del -5,2%. Nonostante questo la produzione di entrambe le colture è aumentata di circa il 10% grazie a rese in miglioramento, favorite da un clima caratterizzato da piogge relativamente abbondanti nel periodo estivo. Per il Mais, la maggiore produzione è dovuta anche alla scelta di molti produttori di seminare Mais giallo, una varietà più resistente.

Situazione diversa per il Frumento Tenero e Frumento Duro: l’area di coltivazione è aumentata nel 2023 e la produzione ha registrato quantità in aumento, ma inferiori alle aspettative. Le rese, infatti, sono ulteriormente diminuite, toccando valori ai minimi storici. La ragione principale risiede nell’eccesso di piogge che ha caratterizzato maggio e giugno. Oltre ad una diminuzione delle rese, l’effetto delle ingenti piogge si riscontra anche in un declassamento della qualità sia del Frumento Duro che Tenero.

Questo potrebbe portare ad una maggiore quota di Frumento Tenero destinato all’alimentazione animale.

Colza: un’offerta superiore alle aspettative
6 Ottobre 2023

Di: Elisa Donegatti ed Ester Venturelli

Il raccolto 2023 di Colza in Unione Europea, prima al Mondo nelle produzioni eppure non autosufficiente (75,5% nella stagione 2022/23), è stato migliore delle aspettative. Le condizioni sono state particolarmente favorevoli in Polonia, Romania e nei Paesi Baltici, ma anche in Germania, Spagna e Italia. Le stime indicano una produzione simile a quella dell’anno scorso e la terza per quantità negli ultimi 10 anni, grazie anche ad un aumento delle aree coltivate.

In Canada il raccolto di Colza risulta in calo rispetto a quello ottenuto nel 2022. Le minori quantità sono il risultato di rese ridotte per via della siccità verificatasi soprattutto nel Saskatchewan, mentre la regione di Manitoba ha visto condizioni più favorevoli. Tuttavia, gli ultimi dati segnalano un raccolto comunque migliore delle aspettative e superiore al raccolto del 2021.

Allo stesso tempo, la domanda di Colza è in aumento trainata dalla domanda di biodiesel, per la produzione del quale la Colza è particolarmente adatta. Questo sta incentivando investimenti nel settore, che vede l’espansione dei terreni destinati alla coltura e la creazione di nuovi punti per la frantumazione

Nella situazione corrente del mercato, i prezzi della Colza hanno registrato un’importante diminuzione indicando che la disponibilità di Colza compensa sufficientemente la domanda. Il trend dei prezzi dei semi oleosi sarà determinato principalmente dall’andamento del prezzo della Soia, che vede, invece, un equilibrio tra domanda e offerta più precario. Tuttavia, anche per la Soia il trend dei prezzi è ribassista, influenzato dal raccolto USA che si è rivelato migliore delle aspettative e dalle prospettive ottimistiche per il Sud America. 

Per l’Italia, le quotazioni della CCIAA di Bologna rilevate, riprese ieri, hanno registrato un valore di 402-407 €/Ton, con un calo di 86 €/Ton rispetto all’ultima rilevazione (27/7).

TESEO.Clal.it – Prezzo medio europeo della Colza

Mais e Soia risaltano sul grigio scenario dei consumi in Cina
15 Settembre 2023

Di: Ester Venturelli

L’economia Cinese sta registrando una ripresa molto più lenta rispetto alle aspettative. Per questo il governo locale ha ridotto le ultime stime relative alla crescita del PIL da 5.5% a 5% per il 2023 ed alcuni analisti si aspettano che entro fine anno la stima diminuisca ancora. 

La Cina, infatti, sta attraversando una situazione caratterizzata da consumi che faticano a recuperare. I risparmi accumulati durante le restrizioni zero-covid, quindi, stanno venendo usati solo in piccola parte. Inoltre, il Paese sta attraversando un’importante crisi del mercato immobiliare, che genera il 30% del PIL domestico. A questo si aggiunge un turismo straniero significativamente ridotto rispetto al periodo pre-Covid che non contribuisce a portare nuove risorse nel Paese.

Il mercato agricolo presenta dinamiche diverse. Il governo Cinese ha, infatti, aumentato le stime dei consumi di Mais e Soia per la stagione 2023/24 di circa 2 milioni di tonnellate per ciascun prodotto per effetto della zootecnia (suini, polli, etc.). Per il Mais, questo aumento della domanda dovrebbe essere compensato da una maggiore produzione domestica, grazie ad un clima favorevole. Invece, per rispondere alla domanda di Soia saranno necessarie maggiori importazioni, che tra Gennaio e Luglio 2023 hanno già registrato un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2022. La domanda di prodotti agricoli, quindi, sembra non stia risentendo particolarmente della situazione economica del Paese.

Prospettive per l’Orzo Europeo, tra la siccità e la Cina
22 Giugno 2023

Di: Elisa Donegatti ed Ester Venturelli

L’Unione Europea è il secondo esportatore mondiale di Orzo. Nel 2021 ha esportato la quantità record di 8,6 milioni di tonnellate, diminuita per più di un terzo nel 2022 come effetto della minor domanda Cinese. Il primo quadrimestre del 2023, invece, ha registrato un recupero grazie alla ripresa della domanda Cinese, stimolata dal ridimensionamento dei prezzi.

Per i prossimi mesi, la situazione potrebbe cambiare, e sarà determinante l’effettivo ammontare della produzione del 2023. Per il momento, le stime della Commissione Europea indicano una resa di 4,76 ton/ha, inferiore del 3% alla media degli ultimi cinque anni. Secondo COCERAL, associazione europea che si occupa di trade agricolo, le produzioni complessive dovrebbero essere inferiori di circa 3 milioni di tonnellate rispetto a quelle del 2022. Il dato negativo è determinato soprattutto dalle rese dell’Orzo primaverile, dato che alcuni tra i principali Paesi produttori, come Spagna e Germania, sono stati caratterizzati da carenza di piogge.

In particolare, la Germania nord-orientale e i Paesi Baltici stanno attraversando un periodo di siccità che ha danneggiato le colture primaverili e sta rendendo il suolo poco fertile per le colture estive. La siccità che ha colpito la Spagna, invece, sembra essere terminato a inizio Giugno: tardi per ottenere un buon raccolto primaverile, ma potrebbe avere un impatto positivo sulle produzioni estive. 

COCERAL presenta stime positive, invece, per la produzione Italiana, le cui aree principali si trovano in Veneto e Lombardia ed hanno beneficiato della ripresa delle piogge negli ultimi mesi.

Valorizzare il raccolto di Erba Medica
19 Maggio 2023

L’Erba Medica è una delle foraggere più importanti ed è fondamentale operare in modo appropriato per massimizzarne la qualità e la quantità, soprattutto in questo periodo in cui i costi dell’alimentazione zootecnica sono elevati. Questa necessità, presente un po’ in tutte le regioni ad intensiva produzione lattiero-casearia, è particolarmente sentita negli Stati Uniti dove l’Erba Medica è una foraggera di riferimento che rappresenta anche un notevole interesse per l’esportazione.

L’unità di divulgazione lattiero-casearia della Pennsylvania State University ha fornito agli allevatori una serie di indicazioni da tenere in considerazione per valorizzarla al meglio.

Innanzitutto la gestione dei tagli: se la coltura è a rotazione breve (tre anni o meno), diventa auspicabile intensificare il numero dei tagli per massimizzare la qualità del foraggio, mentre in caso contrario si deve prendere in considerazione un intervallo di sfalcio più lungo. Come regola, è bene anticipare il primo taglio ad inizio fioritura, mentre i tagli successivi andranno effettuati quando la coltura si trova nella fase di sviluppo del germoglio o della prima fioritura, con un intervallo di circa un mese. Per la nuova coltura dopo la semina occorre considerare che le piantine hanno bisogno di un elevato livello di riserve energetiche per superare l’inverno; dunque Il primo raccolto può essere effettuato prima della comparsa dei fiori, ma aspettare che l’Erba Medica fiorisca garantisce maggiori riserve di energia nelle radici. Poi occorre fare attenzione all’intervallo di sfalcio che non deve essere troppo breve: se fosse costantemente inferiore ai trenta giorni potrebbe comportare minori riserve energetiche immagazzinate nelle radici a fittone della pianta, determinando una scarsa ricrescita che si traduce in una bassa resa ed anche in una rapida perdita di copertura vegetale.

Bisogna poi monitorare lo stress idrico della coltura. L’Erba Medica generalmente mantiene la produzione durante brevi periodi di siccità grazie al suo apparato radicale profondo ed esteso mentre nei periodi prolungati di siccità la crescita vegetale si riduce e la fioritura avviene su piante corte e stentate. Non si deve però esitare a sfalciare per sfruttare l’effetto delle piogge di fine estate che permetteranno di effettuare un ulteriore raccolto, mantenendo la copertura vegetale del terreno.

Infine, se l’Erba Medica viene seminata in primavera con una coltura consociata, come ad esempio l’avena, il primo taglio dovrà essere effettuato in base alla maturità della coltura consociata. Se l’Erba Medica viene seminata invece in autunno, il raccolto dovrà basarsi sullo sviluppo e sul vigore della pianta. Quindi il taglio verrà effettuato alla germogliatura o ad inizio fioritura se le piante risultano vigorose e le radici sono ben sviluppate, mentre con uno scarso sviluppo vegetativo sarà meglio aspettare fino a metà fioritura prima di sfalciare.

Lombardia: Costo delle Razioni alimentari per la bovina da latte

Fonte: Dairy Herd Management

Produzioni record di Cereali e Semi Oleosi previste per la stagione 2023-24
16 Maggio 2023

Di: Elisa Donegatti

Bilancio di Mercato del Mais 2023-24

Cereali e semi oleosi rafforzeranno gli stock (ad eccezione del Frumento) e i prezzi diminuiranno, restando comunque su valori più elevati rispetto alla fase pre-Covid. Così le previsioni USDA-Wasde per l’annata 2023-24,  che sono riportate nella Homepage di Teseo.clal.it comprensive di import, export, consumi e stock, suddivisi per Paese. Vediamo qualche dettaglio, con l’avvertenza che si tratta appunto di previsioni e che l’incognita del meteo potrebbe modificare, anche sensibilmente, i dati.

Mais

Il Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti prevede per l’annata 2023/24 un sensibile aumento delle produzioni di Mais su scala mondiale (+6% tendenziale), con gli Usa proiettati a toccare un incremento dei volumi dell’11,2% (a 387.75 milioni di tonnellate), trascinati in parte da un aumento delle superfici coltivate (+4%).

Gli Stati Uniti, pur incrementando l’export (+18,3%) e diminuendo l’import (-37,5%), dovrebbero rafforzare in maniera massiccia i magazzini interni (+56,8%), complici anche quantità di partenza contenute.

Una maggiore disponibilità di stock potrebbe trascinare l’attività zootecnica, anche grazie a minori costi di gestione.

Dall’altra parte del mondo, la Cina dovrebbe incrementare le produzioni (+1%), i consumi (+1,7%, il che significa un probabile rafforzamento della produzione animale) e le importazioni (+27,8%, con il Brasile partner commerciale preferito agli Usa), trend che permetterebbe di mantenere elevati gli stock finali, per oltre 204 milioni di tonnellate (-0,5% sui volumi precedenti), che equivalgono al 65,3% di tutti gli stock mondiali.

Semi di Soia

Anche per i Semi di Soia sono previste produzioni record a livello mondiale (+10,8%), con un notevole rafforzamento degli stock globali, nell’ordine addirittura del 21,2% rispetto all’annata 2022-23 e con il Brasile primo esportatore davanti agli Stati Uniti, in rallentamento. L’andamento meteo-climatico sarà una delle variabili chiave per una conferma dei trend produttivi e delle conseguenti oscillazioni dei prezzi.

Frumento

Nella proiezione di produzioni in forte aumento, fa eccezione il Frumento, sostanzialmente stabile (+0,2%). La Russia dovrebbe confermarsi primo esportatore mondiale con un trading ipotizzato di oltre 45 milioni di tonnellate (+2,2% tendenziale), seguita dall’Unione europea, le cui vendite dovrebbero segnare una crescita del 10,1% per arrivare a 38 milioni di tonnellate. Gli stock, anche per effetto di consumi stimati in crescita dello 0,4%, dovrebbero assottigliarsi (-0,7%), con la Cina proiettata a detenere il 52,8% delle scorte mondiali.

Seppure con magazzini globali più leggeri, il prezzo del Frumento dovrebbe essere influenzato dalle tendenze ribassiste degli altri cereali e dei semi oleosi, tratteggiando così una parabola discendente, in parte utile all’approvvigionamento dei paesi più esposti all’insicurezza alimentare.

Fertilizzanti: vicini ad un equilibrio?
11 Maggio 2023

Di: Elisa Donegatti ed Ester Venturelli

CLAL.Teseo.it – Andamento dei prezzi dei Fertilizzanti

I prezzi dei Fertilizzanti si sono ridimensionati molto dai picchi raggiunti tra Aprile e Ottobre del 2022. In base alla CCIAA di Torino, l’Urea è il prodotto che ha visto la variazione maggiore arrivando a 440€/Ton da un picco che aveva un valore tre volte superiore (1107€/Ton), ma anche gli altri prodotti hanno registrato riduzioni significative tra il 30% e il 50%. Questo ha permesso alla domanda Europea di riprendersi, anche se rimane più debole rispetto agli anni precedenti al 2021, quando i prezzi erano più bassi. 

Il calo dei prezzi è strettamente legato, oltre alla domanda debole, anche ad una diminuzione dei costi energetici ed, in particolare del Gas Naturale le cui quotazioni ora sono le più basse da Gennaio 2021. Per questo motivo, le aziende produttrici Europee hanno potuto incrementare nuovamente le produzioni, anche se non hanno ancora raggiunto un’operatività del 100% degli impianti. 

Bisogna comunque considerare che sia i prezzi del Gas Naturale sia quelli dei Fertilizzanti sono ancora a livelli decisamente superiori rispetto allo storico. Inoltre, le ultime quotazioni del Gas Naturale stanno registrando una diminuzione molto più graduale rispetto ai mesi scorsi. Ciò fa supporre il raggiungimento di un certo equilibrio tra domanda e offerta. Questa dinamica si riflette sui Fertilizzanti, le cui ultime quotazioni hanno mostrato maggiore stabilità.

CLAL.Teseo.it – Andamento del prezzo del Gas Naturale

La Cina cerca Semi Oleosi in Nord America
7 Aprile 2023

Di: Elisa Donegatti e Ester Venturelli

CLAL.Teseo.it – Esportazioni USA di Semi Oleosi

Le esportazioni Statunitensi di Semi Oleosi registrano un aumento del +30,6% tra Gennaio e Febbraio 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 nonostante i prezzi medi di tutti i principali prodotti siano in aumento. 

La maggiore crescita in quantità è legata alla Soia, che costituisce l’88% delle esportazioni USA di Semi Oleosi, ed è aumentata del +36,46%, che equivale a +3,7 Mio Tons (Gen-Feb 2023 vs Gen-Feb 22). La destinazione principale è stata la Cina, che ha assorbito il 63% del prodotto con quantità in aumento del 66,6%. 
Anche l’Unione Europea ha, però, una certa rilevanza acquistando il 10% della Soia USA esportata e registrando un aumento di quasi il 50%. Tra i principali Paesi UE che importano Soia dagli USA, troviamo Germania (+174%) e Italia (+35%).

Altro prodotto caratterizzato da una crescita importante delle esportazioni è la Colza. Sebbene si parli di quantità decisamente inferiori, l’export di Colza è aumentato del 64% (Gen-Feb 2023 vs Gen-Feb 22) raggiungendo le 38.800 Ton distribuite tra Canada e Messico.

Grazie alla domanda Cinese, anche il Canada aumenta le proprie esportazioni di Semi Oleosi (+74,1% Gen-Feb 2023 vs Gen-Feb 22). Il principale prodotto è la Colza, che registra una crescita dei volumi dell’83% (+659.887 tonnellate), seguita dalla Soia che aumenta del 68% (+301.482 tonnellate).

CLAL.Teseo.it – Esportazioni USA di Soia