Aumenta il costo alimentare delle bovine da latte
6 Luglio 2016

Nell’estate 2012 gli allevatori del progetto S/STEMA STALLA evidenziarono un aumento del costo della soia, ed in generale della componente proteica della razione per la bovina da latte. CLAL elaborò un nuovo strumento, l’Alimento Simulato, che permette tuttora di monitorare il costo dell’alimentazione bovina.

L’Alimento Simulato è un modello teorico di alimento, composto per il 70% di mais e per il 30% di farina di estrazione di soia (tenore proteico 44% sul tal quale). La soia è driver del prezzo degli alimenti proteici, mentre il mais è driver del prezzo degli alimenti energetici. L’Alimento Simulato può essere quindi utilizzato per interpretare l’andamento dei costi alimentari riferibili agli alimenti concentrati, con dati costantemente aggiornati.

In Aprile, Maggio e Giugno 2016 l’Alimento Simulato ha registrato un incremento importante: il prezzo della soia è aumentato di 110€/ton nei 3 mesi, mentre il prezzo del granoturco è aumentato di 33€/ton (CCIAA Milano).

Alimento Simulato: valori mensili
L’aumento ha coinvolto le principali fonti di proteina, sebbene la colza abbia seguito un trend meno repentino.
Costo della proteina ottenuta da alcuni alimenti zootecnici
Questa nuova situazione contribuisce a stringere la forbice tra i costi di produzione ed i ricavi dalla vendita del latte.
Alimento Simulato e prezzo del Latte alla stalla in LombardiaMilk:Feed Ratio
Ciò è evidenziato anche dal rapporto prezzo del latte / costo dell’Alimento Simulato (Milk:Feed Ratio): se a Febbraio un allevatore Lombardo con il ricavo da un chilogrammo di latte poteva acquistare 1,59kg di Alimento Simulato, ora ne può acquistare 1,29kg.

Cosa attendersi per il futuro? OCSE e FAO, nell’edizione 2016 del loro rapporto congiunto (consultabile qui, in inglese), affermano che con ogni probabilità i prezzi del mais non diminuiranno ulteriormente nel corso del 2016, e secondo le proiezioni al 2025 i prezzi degli altri cereali saranno supportati dalla domanda per l’alimentazione zootecnica in Cina. Stando alle proiezioni OCSE-FAO, la zootecnia in espansione a livello mondiale sarà di impulso anche per un aumento dei prezzi delle farine di semi oleosi.

CLAL è impegnata nell’elaborare proiezioni dei mercati dei principali alimenti zootecnici, ed è aperta al confronto su queste tematiche.

È possibile monitorare “a colpo d’occhio” l’Alimento Simulato tramite la home page di TESEO e la pagina dedicata.

Crescita dei Foraggi: gli allevatori in Nuova Zelanda la prevedono
14 Marzo 2016

L’alimentazione, si sa, è un aspetto fondamentale nelle produzioni zootecniche; per quella da latte, diventa fondamentale l’apporto dei foraggi.

In Nuova Zelanda è pratica corrente fra gli allevatori seguire il Pasture Growth Index, cioè l’indice che misura il grado di crescita dei foraggi, definito in base ad un modello che tiene conto dei fattori ambientali che influenzano la crescita vegetativa.

Tali fattori comprendono il clima e la piovosità, incluse le misurazioni di temperatura del suolo, radiazione solare ed evapotraspirazione potenziale che servono per calcolare la quantità di acqua nel suolo. Inoltre, la capacità del suolo di immagazzinare umidità e la fertilità sono usate per calcolare l’acqua disponibile per la crescita della vegetazione e dunque la produttività. L’indice permette di fare delle previsioni (forecast) sulla crescita vegetativa a livello dell’azienda agricola, così come di aree locali più vaste attraverso la suddivisione del territorio in maglie di 5 km quadrati.

Un sistema di stazioni meteorologiche presenti in tutto il paese, fornisce i dati giornalieri sulla piovosità e le previsioni climatiche per le due settimane successive. Con questi dati viene stilata la previsione di crescita dei foraggi. Esiste poi una previsione trimestrale ed una annuale, che mostrano la crescita media e la variabilità mese per mese.

Interessante è la possibilità di calcolare il forecast per la propria azienda, attraverso un modello basato su cinque diverse variabili per la capacità di ritenzione idrica del suolo. Il modello è progressivamente aggiornato con i dati di crescita reali dei foraggi che l’agricoltore può inserire nel sistema, in modo da fornire previsioni sempre più vicine alla specifica realtà dell’azienda agricole, come piovosità e fertilità del terreno.

DairyNZ Pasture Growth Forecaster
DairyNZ Pasture Growth Forecaster
I prezzi dei Foraggi su TESEO
I prezzi dei Foraggi su TESEO

Fonte: Farmax.co.nz

Semi di palma da olio per le vacche in Nuova Zelanda
15 Febbraio 2016

La palma da olio produce dei frutti composti da una polpa che racchiude all’interno un gheriglio. Il palmisto che residua dall’estrazione dell’olio, viene largamente impiegato nell’alimentazione del bestiame da latte in Nuova Zelanda.

La sua importazione è in continuo, rapido aumento ed a novembre ha raggiunto le 223.413 tonnellate, in crescita rispetto alle 138.763 tonnellate in ottobre ed alle 178.381 tonnellate a novembre 2014.

L’uso del palmisto come ingrediente nella razione del bestiame si è diffuso a seguito della siccità che colpì l’isola del nord nel 2007, costringendo gli allevatori a ricercare sottoprodotti e da allora il suo impiego  si è continuamente diffuso, anche a causa della notevole disponibilità di prodotto nei paesi del sud est asiatico, Malesia in primo luogo.

L’uso di questo ingrediente solleva però le preoccupazioni sia da parte della trasformazione che da parte dei gruppi ambientalisti, seppur per ragioni diverse. Infatti, Fonterra a settembre ha lanciato una azione per convincere gli allevatori a ridurne la quantità nella razione delle vacche, in quanto può portare ad una modifica nella composizione del grasso del latte. La cooperativa neozelandese, che si vuole paladina di un latte ottenuto da vacche pascolanti,  ne raccomanda un impiego massimo di 3 kg per capo/giorno. Greenpeace invece si fa portabandiera dell’opposizione ai prodotti derivati dalla palma da olio per gli effetti sulla deforestazione provocati da queste coltivazioni nei paesi tropicali.

Di certo, stante l’immagine di isola verde con cui  la Nuova Zelanda si presenta come primo esportatore mondiale di prodotti lattiero-caseari, anche l’attenzione verso i prodotti per l’alimentazione animale deve essere massima. Soprattutto in questo tempo di attenzione per l’ambiente.

Costo delle razioni bovine da latte in tempo reale
Costo delle razioni bovine da latte in tempo reale

Fonte: NZHerald

Buone prospettive per la domanda mondiale di fieno di medica
6 Marzo 2015

A livello mondiale resterà sostenuta nel medio periodo la domanda per il fieno di medica di alta qualità, anche se la recente diminuzione nel prezzo del latte comporterà una riduzione dei prezzi per il calo delle richieste nelle maggiori aree di acquisto, Cina ed Emirati Arabi in testa. Basti considerare che la Cina copre il 20% delle esportazioni totali di fieno USA.

In California i prezzi si sono già ridotti a 250-290 Dollari per tonnellata rispetto al picco di 339 Dollari raggiunto lo scorso anno per il fieno di medica di ottima qualità. La ridotta domanda mondiale ed un Dollaro più forte rallentano dunque le prospettive di esportazione, per cui gli agricoltori quest’anno punteranno più sulla produzione di un fieno di qualità che sulle rese.

A questo contribuisce anche la necessità di far fronte ad una permanente scarsità di acqua irrigua e la conseguente competizione fra diverse colture.

Nel corso degli ultimi 10 anni il prezzo del fieno di medica è più che raddoppiato e le previsioni di Rabobank restano comunque buone, nonostante la volatilità che si fa sentire anche in questo settore.

Fonte: AGweb

Alimento Simulato
Alimento Simulato
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