La domanda Cinese di Carne segue i prezzi, ma non solo
25 Marzo 2024

Di: Marika De Vincenzi, Elisa Donegatti ed Ester Venturelli

Il mercato Cinese delle Carni Suine sta mostrando cambiamenti significativi dal lato dei consumi, guidati dalla crisi economica insieme al calo demografico e a maggiori interessi salutistici che spostano il consumatore verso altre tipologie. Questo si sta traducendo in un rallentamento delle importazioni che, nonostante il capodanno lunare, nei primi due mesi dell’anno hanno registrato un calo del 39,3% rispetto allo stesso periodo del 2023, mantenendo il trend iniziato ad Agosto scorso.

Le Carni Fresche, Refrigerate e Congelate (voce principale dell’import di Carni Suine) hanno registrato quantità dimezzate, nonostante prezzi inferiori di più del 20% rispetto a Gennaio-Febbraio 2023. Anche l’import complessivo di salumi si è ridotto, con l’unica eccezione di Prosciutti e Spalle con Osso che sono aumentati del 23,9%.

Al contrario, l’import di Carni Bovine è cresciuto del 24,9% tra Gennaio e Febbraio 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, nonostante una produzione domestica stimata in aumento. Ciò è favorito dalla diminuzione dei prezzi, ma è anche indice di uno spostamento della domanda verso questo tipo di carne. Tra le varie voci, registrano un aumento soprattutto le Carni Bovine Congelate (+100,5 mila Ton). Nel complesso, i principali fornitori sono in Sud America, in ordine di importanza: Brasile, Argentina e Uruguay.

Guardando più a monte nella filiera, anche le importazioni di Cereali sono cresciute, registrando un +29,3% complessivo. Gli aumenti hanno caratterizzato soprattutto Mais, Orzo e Sorgo e sono supportati dai prezzi convenienti che spingono i mangimisti ad approfittarne, facendo scorte, anche in ragione del raccolto di scarsa qualità dell’ultima stagione. Per quanto riguarda i Semi Oleosi, invece, si registra una diminuzione dell’import per tutti i principali prodotti monitorati, nonostante il calo dei prezzi, probabilmente come conseguenza delle scorte fatte nel corso del 2023, che ha registrato importazioni record. 

Tra i fornitori, sia per i Cereali che per i Semi Oleosi si rafforza il ruolo del Brasile, mentre gli USA perdono quote di mercato.

Mais e Soia: la gara tra USA e Brasile
20 Febbraio 2024

Di: Ester Venturelli ed Elisa Donegatti

Da anni l’export mondiale del Mais e della Soia è per la maggior parte nelle mani di due Paesi: gli USA e il Brasile
Le prospettive dei due Paesi, tuttavia, sono diverse: mentre gli USA sono vicini al massimo del loro potenziale, in Brasile c’è molto più margine di miglioramento sia per le aree coltivate che per le rese.
Questi processi sono già in corso in Brasile e stanno modificando gli equilibri commerciali associati ai due prodotti.

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Non solo Mais: un’alternativa nella razione bovina
14 Febbraio 2024

Di: Elisa Donegatti ed Ester Venturelli

La South Dakota State University ha sperimentato nella razione dei Bovini da Carne la sostituzione di un 30% di Mais con la Segale ibrida lavorata. 

Il risultato dello studio ha mostrato che tale sostituzione porta a risultati molto simili nonostante la Segale abbia un apporto energetico inferiore rispetto al Mais. 

L’inclusione di una quota importante di Segale nella dieta dei bovini ridurrebbe la dipendenza dal Mais nelle razioni e questo si tradurrebbe in un vantaggio economico, dato che il suo prezzo è in genere inferiore a quello del Mais. 

Inoltre, questa modifica faciliterebbe la rotazione delle colture come anche la lotta ai parassiti. Lo stesso studio ha anche dimostrato che la coltivazione della Segale, oltre ad essere resistente a diverse condizioni meteo, può avere effetti positivi sulle rese delle successive produzioni di Mais e Soia.

Altri studi hanno indagato l’efficacia della Segale nell’alimentazione bovina, non necessariamente come sostituto del Mais.

Uno studio condotto dall’Università del Saskatchewan (Canada) ha testato la combinazione di insilato di Segale e insilato di Orzo come foraggio nella dieta dei bovini da carne. Questa combinazione, secondo i ricercatori, potrebbe essere quella ottimale. Per quanto riguarda la Segale è importante, tuttavia, ridurre al minimo i rischi della presenza di Segale cornuta anticipando il taglio della pianta. 

Un altro studio effettuato dall’ Università del Wisconsin ha esaminato l’impatto dell’inclusione della segale e del triticale nella razione per le vacche da latte. In questo caso, però, non si tratta di un’alternativa al mais, ma al fieno fino ad un terzo della sostanza secca. Lo studio ha evidenziato che entrambi possono essere un’ottima fonte di fibre digeribili se raccolte nella fase di avvio soprattutto per le vacche in lattazione, mentre per le manze gravide possono essere utilizzate anche se raccolte ad una maturità più avanzata.

Il ruolo del Mais nel panorama energetico
1 Febbraio 2024

Di: Elisa Donegatti ed Ester Venturelli

L’etanolo viene utilizzato come carburante in combinazione alla benzina in diverse percentuali. In genere, la presenza di etanolo varia tra il 5 e il 10%, ma alcuni carburanti sono composti all’85% da etanolo e il restante 15% da benzina.

Nelle ultime settimane la produzione Statunitense di etanolo è diminuita in modo significativo. I fattori determinanti sono la minore redditività della produzione e il freddo che ha ostacolato la fornitura di gas naturale agli impianti di produzione. 

Anche dal lato della domanda si sono verificati dei rallentamenti: il freddo ha portato a ridurre i consumi di carburante. Allo stesso tempo, anche le esportazioni si sono ridotte. Questo ha permesso agli stock di etanolo di crescere. La maggiore disponibilità sta esercitando una pressione ribassista sui prezzi influenzando negativamente la redditività della produzione.

Tuttavia, la redditività della produzione di etanolo è strettamente legata anche all’andamento delle materie prime, di queste la più utilizzata negli USA è il Mais. Le stime USDA indicano che la disponibilità di Mais dovrebbe aumentare nel 2024, rispetto al 2023, e questo avrebbe un effetto ribassista sui prezzi del Mais e, di conseguenza, dell’etanolo.

Per quanto sia un carburante economico, non può essere paragonato alla benzina perché non tutti i motori a benzina possono utilizzarlo ed ha un’efficienza molto inferiore. Negli USA, però, si sta investendo nell’utilizzo di etanolo sostenibile come carburante per l’aviazione, e recentemente è stato aperto il primo impianto per la produzione di etanolo sostenibile da utilizzare in aviazione. Lo sviluppo di tale settore garantirebbe ai produttori di Mais un ruolo di rilevanza nel panorama energetico.

Cina: la zootecnia guida le importazioni
25 Gennaio 2024

Di: Elisa Donegatti, Ester Venturelli e Mirco De Vincenzi

Si completa l’anno 2023 per i dati sul trade della Cina, dandoci l’occasione per riassumerne l’andamento.

Il Mais ha registrato un’impennata a partire da Ottobre raggiungendo un aumento complessivo del 30% sul 2022. Tale crescita è dovuta soprattutto agli accordi stipulati tra Cina e Brasile, che hanno portato quest’ultimo al primo posto tra i fornitori del Paese con 12,8 Mio Ton. In aumento anche le quote dall’UE: seppure si parli di quantità notevolmente inferiori, il flusso è aumentato di cinque volte rispetto al 2022, superando le 700.000 Tonnellate.

Anche per i Semi Oleosi, nel complesso, si è verificato un aumento della domanda che, nonostante un rallentamento nell’ultima parte dell’anno, ha portato ad una crescita delle quantità acquistate del 15,3% nel 2023 rispetto al 2022. A crescere è soprattutto la Soia con +10 Milioni di Tonnellate, seguita dalla Colza con +3,5 Milioni di Tonnellate.

Nonostante sia attivo un piano di riduzione della dipendenza del Paese dalle importazioni per gli alimenti zootecnici, l’aumento della domanda di prodotti agricoli è determinato, in particolare, da un spinta produttiva sulla zootecnia locale. Gli effetti di questo si percepiscono anche sull’import di prodotti lattiero-caseari, che nel 2023 ha registrato un calo complessivo del -9,9% (-300.000 tonnellate).

Nel dettaglio, è diminuita la domanda di WMP (polvere di latte intero, -38,5%) e Latte confezionato, mentre le importazioni di SMP (polvere di latte scremato) sono piuttosto stabili. Al contrario, la domanda di Siero, probabilmente in parte destinato al consumo animale, è cresciuta del +9,5% e quella di Formaggi del +22,5%, con aumenti in quasi tutte le tipologie e soprattutto per i grattugiati.

Nuovi equilibri per l’export USA
15 Gennaio 2024

Di: Mirco De Vincenzi ed Ester Venturelli

L’export USA di Mais ha risentito della posizione più competitiva del Brasile e i nuovi accordi commerciali di quest’ultimo. Infatti, la domanda della Cina (primo importatore nel 2022) per il Mais Statunitense è diminuita del 64,7% (9,5 Mio Ton) tra Gennaio e Novembre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. Oltre alla Cina, tra i principali acquirenti, sono diminuite le vendite verso Giappone, Canada e Corea del Sud.

Tuttavia, a queste riduzioni è corrisposto un aumento della domanda dal Messico, che è ora il primo acquirente e la cui domanda è cresciuta di 2,5 Mio Ton, supportata dalla diminuzione del 40% delle produzioni locali. La forte domanda Messicana ha permesso agli USA di vendere ad un prezzo medio unitario di 0,30$/Kg, superiore rispetto agli altri principali acquirenti.

Il Messico guadagna posizioni anche nel trade USA dei prodotti lattiero-caseari. In contrasto ad un calo generalizzato dell’export dairy USA, aumentano le vendite al Messico di quasi tutti i prodotti principali. Infatti, tra Gennaio e Novembre 2023, verso il Messico sono state spedite circa 58.000 tonnellate in più di SMP e 23.000 Tonnellate in più di Formaggi, rispetto allo stesso periodo del 2022. 

L’aumento dell’import del Messico compensa in parte il rallentamento della domanda dal Sud-est Asiatico (inclusa la Cina) che registra un calo complessivo del -27%, nonostante, rispetto al 2022, i prezzi si siano sensibilmente ridimensionati. In particolare cresce la domanda da parte del Messico di SMP (+17,7%) e Formaggi (+20,3%), ma anche Polvere di Siero (+7,4%). 

L’aumento degli acquisti da parte del Messico trova ragione nel buon andamento dell’economia messicana e nel rafforzamento del Peso rispetto al dollaro. Nei prossimi mesi, la domanda stimolerà la produzione locale, ma è plausibile che l’import messicano di prodotti lattiero-caseari cresca anche nel 2024.

Brasile: Mais e Soia sostengono l’export di Carne Suina
10 Gennaio 2024

Di: Marika De Vincenzi ed Ester Venturelli

Nel 2023, il Brasile ha visto crescere l’export di Mais, Soia e Carni Suine grazie ad una posizione sempre più competitiva sui mercati internazionali.

Le esportazioni Brasiliane di Mais e Soia sono entrambe cresciute del 30% circa nel 2023, rispetto al 2022. Questo è dovuto ad una maggiore disponibilità favorita da un ampliamento delle aree coltivate negli ultimi anni e da un clima particolarmente favorevole nella stagione passata. A ciò si aggiunge anche la particolare competitività dei prezzi Brasiliani, che nel 2023 si è rafforzata rispetto ai prezzi Statunitensi.

La maggiore disponibilità di materie prime per l’alimentazione dei suini ha favorito anche la crescita del settore Suinicolo. Infatti, le maggiori quantità di Mais e Soia hanno spinto i prezzi al ribasso e quindi anche i costi dell’alimentazione zootecnica. Allo stesso tempo, nel Paese si è verificato un aumento del prezzo del suino vivo che ha ulteriormente migliorato la redditività del settore e, di conseguenza, le produzioni.

La spinta della produzione domestica di Carne Suina ha favorito anche l’export. Il Brasile è il quarto esportatore di Carni Suine a livello mondiale, dopo UE, USA e Canada. Nel 2023 ha registrato un aumento delle quantità esportate del 5% rispetto al 2022, che corrisponde a 63.000 tonnellate in più. Infatti, nonostante un rallentamento della domanda della Cina, che ha acquistato il 15,5% in meno, il flusso di prodotti verso gli altri principali acquirenti è aumentato, sottolineando la posizione competitiva del Brasile a livello internazionale.

Sequenziato il genoma del Mais: un impulso per migliorare le produzioni
10 Ottobre 2023

Dei ricercatori cinesi ed americani sono riusciti ad identificare la mappa genetica completa del Mais, aprendo nuove prospettive per la sua selezione. Il sequenziamento renderà possibile conoscere le funzioni dei singoli geni e di conseguenza prevedere le potenzialità produttive ed i comportamenti in campo delle nuove varietà di Mais.

Gene, DNA e Genoma

Fin dall’antichità molti sapienti si erano posti il tema della trasmissione ereditaria dei caratteri. Il filosofo Aristotele aveva osservato la reciproca indipendenza di alcuni caratteri nelle unioni tra persone di origini diverse, mentre il medico Ippocrate aveva formulato una teoria della trasmissione ereditaria. Fu però l’abate Mendel, negli anni ’60 dell’Ottocento a definire le leggi dell’ereditarietà, da cui prese impulso la genetica moderna basata sul concetto di gene, unità costituita da una sequenza di DNA, il cui insieme forma il genoma. I geni sono contenuti nei cromosomi che si trovano nel nucleo cellulare. Un cromosoma contiene da centinaia a migliaia di geni. Il genoma contiene il complesso delle informazioni genetiche necessarie a produrre un organismo nelle sue diverse funzioni, complesse e integrate. Sequenziare il genoma significa riuscire a mettere in fila le basi (Adenina, Citosina, Guanina e Timina) che costituiscono il DNA, in modo da poter leggere propriamente come sono codificati i geni, nonché le istruzioni per esprimerli nel tempo e nello spazio. Determinare la sequenza è dunque utile nella ricerca per capire come gli organismi vivono e per guidarne in modo preciso il miglioramento genetico.

La mappatura dell’intero materiale genetico del Mais è stata realizzata in un progetto internazionale con ricercatori cinesi del centro nazionale per il miglioramento genetico del Mais presso l’università di Pechino ed americani delle università dell’Iowa e del Nebraska. È stata una sfida di lunga durata perché il genoma del Mais è grande ed immensamente complesso. Nel 2009 era stata realizzata una prima bozza di sequenziamento e gli scienziati dell’epoca erano riusciti a mappare solo due dei dieci cromosomi del Mais. Adesso, grazie alle tecnologie attuali più avanzate, i ricercatori sono riusciti ad effettuare la mappatura di tutti i cromosomi. Quindi ora sarà finalmente possibile sapere cosa fa ogni singolo gene e di conseguenza anche come intervenire su di esso.

La mappa completa del genoma del Mais è un risultato storico che può consentire importanti progressi nella resistenza alle malattie, nella resilienza, nella produttività delle coltivazioni. L’identificazione delle funzioni dei singoli geni permetterà di prevedere quali nuove varietà di Mais avranno buone prestazioni in particolari ambienti, quindi di decidere al meglio e rapidamente per adattarsi ai cambiamenti climatici.

Un nuovo capitolo per il miglioramento genetico

Si tratta di un nuovo capitolo per il miglioramento genetico. Invece di effettuare la selezione, ci sarà la possibilità di progettare ed ingegnerizzare le varietà di Mais per adattarle alle sfide future in termini di aumento della resa e di minori bisogni di azoto ed acqua. Questi studi andranno comunque sempre accompagnati dalle osservazioni sul campo per identificare i parametri da migliorare. Un esempio è la misurazione del grado di inclinazione delle foglie, effettuabile col robot, perché foglie più erette permettono una resa migliore dato che la pianta può ottenere una maggiore fotosintesi con la stessa quantità di luce.

La ricerca ha permesso di ottenere enormi progressi nel miglioramento genetico delle piante e la mappatura del genoma del Mais apre le porte per un potenziale di coltivazioni migliori e più produttive. Occorre incentivare la ricerca per aumentare la conoscenza, in un contesto di cooperazione internazionale.

TESEO.clal.it – Rese dei terreni agricoli per la coltivazione di Cereali

Fonte: Nature Genetics, Nebraska Today

Mais e Soia: gli interrogativi sull’offerta dagli USA
14 Luglio 2023

Di: Elisa Donegatti ed Ester Venturelli

Tra Gennaio e Maggio 2023 l’export statunitense di Mais è calato del 33% (10 Mio Tons) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre quello di Soia, pur avendo registrato un complessivo aumento del 6%, è crollato ad Aprile e Maggio. Tra circa un mese, inizieranno ad entrare sul mercato le produzioni della nuova stagione, che saranno fondamentali per determinare l’andamento dei prezzi mondiali.

Mais

Le aspettative USDA, rispetto all’anno scorso, sono di un incremento della produzione di Mais Statunitense dell’11,6%. Le principali ragioni sono legate alla ridotta produzione dell’anno scorso a causa della siccità e all’importante espansione degli ettari destinati alla produzione di Mais nel Paese, che sarebbero aumentati del 6%. 

Il Clima non sembra, però, molto favorevole: giugno ha registrato precipitazioni inferiori alla media in diverse aree, tra cui la Corn Belt. Nonostante questo, le stime del WASDE (USDA) per la produzione di Mais non sono state ridotte nel report di luglio. La pioggia di inizio luglio ha suscitato, infatti, ottimismo, seppure permangano condizioni diffuse di siccità che lasciano un interrogativo sui potenziali raccolti.

Anche la domanda avrà un ruolo fondamentale per l’export e, di conseguenza, per il prezzo USA e mondiale. Negli ultimi mesi, gli USA hanno visto un calo delle vendite di Mais, dovuto in particolare ad uno spostamento della domanda Cinese verso il Mais Brasiliano. 

Soia

La situazione della Soia è diversa. Gli ettari destinati alla coltivazione sono stimati dall’USDA in riduzione del 5% rispetto alla stagione scorsa, contro le aspettative che indicavano, invece, un incremento. La minore offerta dovrebbe, poi, confrontarsi con una maggiore domanda domestica per la produzione di biocarburante, per la quale dovrebbe aumentare il consumo di semi di Soia, riducendo la disponibilità all’esportazione.

Prezzi locali e produzioni di Soia aumentano in Cina
26 Maggio 2022

Con oltre 66 milioni di tonnellate di Cereali e più di 102 milioni di tonnellate di Semi oleosi importati nel 2021, la Cina è il primo Paese importatore a livello planetario. Inoltre, la Cina detiene il 68% degli stock mondiali di Mais, il 36% degli stock di Soia e quasi il 51% del Frumento mondiale.

Con questi volumi rappresentati dal gigante asiatico, è quanto mai essenziale conoscere i prezzi dei prodotti agricoli, le indicazioni dei possibili andamenti di mercato, il valore delle commodity sulla piazza cinese e nelle principali località di esportazione verso la Cina, così come il trend delle semine e le stime di coltivazione.

Nella prossima annata agraria 2022-23, ad esempio, la Cina incrementerà le produzioni interne di Soia rispetto alla campagna precedente (+6,7%, fonte USDA), mentre dovrebbero diminuire le produzioni di Mais (-0,6%) e di Frumento (-1,4%). Le produzioni previste dovrebbero attestarsi intorno a 271 milioni di tonnellate di Mais, 17,5 milioni di tonnellate di Soia, 135 milioni di tonnellate di Frumento.

TESEO.clal.it - Cina: Produzioni di Soia
TESEO.clal.it – Cina: Produzioni di Soia

L’aumento dei prezzi locali di Mais, Soia e Frumento è proseguito anche in Aprile 2022. I prezzi interni si collocano sistematicamente su valori più elevati rispetto ai prezzi di importazione, con ogni probabilità per una volontà politica di sostenere la produzione domestica di commodity.

TESEO.clal.it - Cina: prezzo locale del Mais
TESEO.clal.it – Cina: prezzo locale del Mais

La nuova pagina di TESEO “Cina: prezzi dei prodotti agricoli” consente di osservare i prezzi e i trend di Mais, Soia, Frumento e anche Pomodoro, che vede la Cina al primo posto al mondo per produzione.
Queste informazioni, insieme alle previsioni delle Produzioni Cinesi su base stagionale, permettono alle imprese di pianificare in parte le proprie azioni future, contribuire ad avere un bilancio sempre più affidabile e completo al proprio interno, con l’avvertenza che elementi di incertezza e incognite di varia natura possono modificare i prezzi, i mercati e i piani.

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