Il Commento: coniugare sostenibilità e convenienza [Alessandro Masetti, Coop Italia]
11 Dicembre 2023

Il consumatore è molto attento a ciò che acquista, soprattutto in una fase come quella attuale in cui ha minore potere di acquisto e, quindi, presta molta attenzione a una combinazione di prezzo e di etichetta, dove la sostenibilità gioca un ruolo non marginale. Nel medio periodo non credo si riuscirà a recuperare il potere reale di spesa delle famiglie italiane, per cui bisognerà lavorare per avere prodotti più sostenibili anche sul piano economico e più competitivi da subito, coniugando aspetti etici e valoriali e convenienza”.

Alessandro Masetti – responsabile Grocery di Coop Italia

La visione sul futuro dei consumi la tratteggia Alessandro Masetti, responsabile Grocery di Coop Italia, cogliendo l’occasione per stimolare le Imprese a puntare sulla formazione, l’innovazione, la cooperazione o, comunque, la collaborazione per condividere pratiche comuni, i mezzi, così come la manodopera specializzata, in una fase in cui non è sempre facile reperirla.

Quanto ai consumi, Masetti vede una correlazione in questa fase tra “filiera lattiero-casearia e filiera carni suini e salumi, con volumi che flettono in entrambi i comparti a causa, prevalentemente, dei costi dei prodotti aumentati di circa dieci punti percentuali. Si va dal +15% per il latte al +8% dello yogurt, fino al +5% di media nella filiera dei suini”.

Le conseguenze, inevitabilmente, pesano sulle vendite. “Gli incrementi hanno pesato sull’andamento dei volumi che è significativamente in perdita – precisa Masetti -. Il prodotto che si comporta meglio è lo yogurt, mentre il latte perde oltre il 6% a volume e i salumi a libero servizio perdono il 5% in quantità”.
Frenate che rischiano di deprimere gli investimenti della filiera anche nel medio e lungo periodo, con il rischio che l’aumento dei costi fissi e una minore redditività minacci le prospettive delle Aziende più piccole, tanto nella filiera lattiero-casearia che in quella suinicola.
Da qui la necessità di ripensare in maniera costruttiva al futuro delle filiere, attraverso un dialogo condiviso fra tutte le parti protagoniste.

Clima: preoccupazione per Italia e Argentina, meglio Francia e USA
13 Aprile 2023

Dopo un anno e mezzo si interrompe La Niña. Stati Uniti ed Europa registrano un complessivo miglioramento delle condizioni climatiche, ma Italia e Spagna destano ancora preoccupazione, mentre in Nord Africa e Sud America le rese dei raccolti potrebbero subire importanti riduzioni.

Condividiamo il nostro report “Andamento Climatico a livello mondiale | Aprile 2023”, con un focus sull’Italia.

Gli allevatori latte ci riportano le conseguenze di caldo e siccità
31 Agosto 2022

Le temperature estive, che tendenzialmente aumentano di anno in anno, provocano diverse problematiche sia per le colture che per gli animali allevati.

Gli allevatori latte del nord Italia che abbiamo intervistato in merito hanno riportato diverse conseguenze del caldo torrido di questa estate 2022. Nonostante le produzioni di latte in queste Aziende siano rimaste ai normali livelli estivi, o leggermente al di sotto, lo stress da caldo ha portato, in alcune Aziende, ad un aumento delle interruzioni di gravidanza ed una minore fertilità.

Le temperature ideali per le vacche da latte, infatti, sono generalmente comprese tra -5°C e 21°C circa. Oltre a questo valore massimo, la mandria inizia a manifestare lo stress da caldo, soprattutto in caso di umidità elevata. È normale, quindi, che gli effetti del caldo sulla mandria si traducano non solo in un calo delle produzioni (dovuto principalmente a minori quantità di alimento ingerite), ma anche in problematiche riproduttive e respiratorie.

A livello riproduttivo, lo stress da caldo causa una minore evidenza dei calori e, quindi, un tasso di concepimento alterato, una maggiore probabilità di aborti nel primo trimestre e vitelli più deboli alla nascita.

Altre problematiche rilevate dagli allevatori sono, invece, associate all’effetto della siccità sulle colture. La minore qualità degli alimenti ha, da un lato, ridotto il contenuto di grasso e proteine nel latte, e dall’altro ha portato a problemi di salute della mandria.

TESEO.clal.it – Effetti del clima sulle Consegne di Latte

Per ammortizzare l’effetto del caldo in stalla, è ampiamente diffuso l’utilizzo di impianti di ventilazione e nebulizzazione, i quali però, se non adeguati alla realtà aziendale, possono causare danni a livello respiratorio, quali polmoniti e bronchiti, che colpiscono soprattutto animali giovani, ma anche adulti. Tuttavia, gli impianti recenti sono tendenzialmente efficaci a ridurre in modo significativo lo stress termico per la mandria e sono presenti nella maggioranza delle stalle con le quali abbiamo dialogato, adottati anche nelle aree destinate alle vacche in asciutta e agli animali giovani.

Interventi di miglioramento e aggiornamento dei sistemi di raffrescamento della stalla sono diventati elementi necessari nella gestione dell’azienda, soprattutto nel contesto del cambiamento climatico in atto.

Impianto di areazione in azione in una Azienda da latte

BOX Giugno 2021: Dairy Export, Siero di Latte, Alimenti Zootecnici
24 Giugno 2021

Dairy Export Italia

Riprende di slancio l’export caseario italiano. Lo scorso Marzo sono state esportate 91.558 Tonnellate di prodotti lattiero caseari (+12,9% rispetto allo stesso periodo del 2020), per un valore complessivo di 351,4 Milioni di Euro circa (+20,3%).

I Formaggi, che si confermano il principale prodotto esportato, sono cresciuti sia in quantità (43.736 Tons, +20%) sia in valore (300,7 Mio €, +18,7%) su base tendenziale. Francia e Germania sono le principali destinazioni dei Formaggi italiani, con aumenti quantitativi rispettivamente del +42,1% e del +10,6% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Dati positivi anche per le vendite di Latte Confezionato (6.287 Tons, +159,9%): la Libia è stata la principale destinazione di vendita, con uno share del 66% nel primo trimestre 2021.

Boom anche per le esportazioni di Crema di Latte Sfusa: 1.391 Tonnellate commercializzate in Marzo (+40% su base tendenziale). Lungo la rotta asiatica, le minori esportazioni di Panna Sfusa verso la Corea del Sud (637 Tons, -13%) sono state più che compensate dalle maggiori vendite in Cina (274 Tons, +214%).


Siero di Latte in polvere

Era dalla crisi del 2007 che le quotazioni del Siero di Latte non raggiungevano valori analoghi (1.130 €/Ton). La forte domanda proveniente dalla Cina e dai Paesi del Sud-Est Asiatico ha messo in difficoltà i principali produttori mondiali di Polvere di Siero, i quali per soddisfare le richieste pressanti stanno assottigliando le proprie scorte.

In Cina, le importazioni di Siero di Latte sono aumentate del 56,7% nei primi cinque mesi del 2021, probabilmente per far fronte all’aumento della popolazione suina, dopo i numerosi casi di peste suina africana, che ha falcidiato gli allevamenti di maiali negli anni scorsi.
A trarne vantaggio è stata anche l’UE, dalla quale la Cina ha importato 127.781 Tonnellate di Polvere di Siero fra Gennaio e Maggio 2021, con un aumento del 41,4% su base tendenziale.

Allo stesso tempo, i dati disponibili indicano che la Cina sta riducendo le importazioni di latte per l’infanzia che, come noto, è costituito proprio da una base di polvere di siero.
È forse possibile che la crescente richiesta cinese di polvere di siero sia destinata non solo per il segmento animale, ma anche per la produzione di Infant Milk Formula?


Prezzi nazionali di Mais e Soia

Timida riduzione delle quotazioni del Mais nazionale ad uso zootecnico. I listini della Camera di Commercio di Bologna del 17 Giugno segnano una flessione dell’1,1% rispetto alla settimana precedente, portando il Mais destinato all’alimentazione animale a 272 €/ton; medesimo trend discendente per il mais convenzionale, che si ferma a 268 euro alla tonnellata.

Prossima quotazione di Bologna: giovedì 24 Giugno 2021, pomeriggio.
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In Camera di Commercio di Milano per il Mais nazionale ibrido, in data 22 Giugno, le mercuriali registrano un calo dello 1,5% su base congiunturale, portando la quotazione a 265 €/ton.

Il prezzo dei Semi di Soia nazionale è in deciso ribasso: dal picco di 701€/ton del 6 e del 13 maggio (quotazione media in Camera di Commercio a Bologna), i prezzi sono scesi a 598 €/ton nella seduta del 17 giugno (-6.3% rispetto alla settimana precedente).

La diminuzione del prezzo della Soia si riflette sul costo dell’alimentazione per le bovine da latte: l’Alimento Simulato (elaborato da TESEO) rileva attualmente per il mese corrente una contrazione del 2,9% rispetto a Maggio, collocandosi a 31,34 €/100Kg.

BOX Maggio 2021: Dairy Import, Stock Mondiali, Export di Grano Duro
27 Maggio 2021

Cina: Dairy Import da Italia

Il Made in Italy lattiero caseario fa tendenza in Cina. Nell’ambito di importazioni cinesi complessivamente positive, l’Italia trova sempre più spazio. In particolare, balza all’occhio la crescita dell’export di Formaggi Freschi.

Se la Cina acquista nel mondo il 62% in più di Formaggi Freschi rispetto allo stesso periodo del 2020, gli acquisti provenienti dall’Italia esplodono: +516,2% per un totale di 1.590 tonnellate.

Salgono a 1.431 le tonnellate di Crema di Latte esportate dall’Italia in Cina, con una performance tra Gennaio e Aprile 2021 altrettanto impressionante: +586,8%.

Trovano spazio anche la Polvere di Siero e il Burro italiano: le importazioni della Cina nei primi quattro mesi dell’anno si attestano a 957 tonnellate di Polvere di Siero (+125%) e 86 tonnellate di Burro (+184%).
L’Italia sta trovando la propria strada in Cina.


Stock Mondiali 2021

Nel 2021 gli stock mondiali di SMP potrebbero diminuire del 9,9% e ritornare a 550.000 tonnellate, un livello più basso del 2019. Allo stesso tempo, import, export e consumi sono previsti più vivaci rispetto al 2020, anno influenzato dal Covid.

In diminuzione (-2%) anche i magazzini di Burro, secondo le elaborazioni di CLAL su dati USDA, mentre si dovrebbe assistere a una ripresa di import, export e consumi.

L’allentamento degli stock dovrebbe mantenere i prezzi del latte su valori medio alti, anche in Europa.

I dati fanno dunque prevedere uno scenario positivo e invitano i produttori alla fiducia. Nessuna fiammata al rialzo, ma una sostanziale stabilità, che permette di progettare il futuro, magari valutando nuove azioni verso la sostenibilità.

Un nuovo servizio sulla Home Page di CLAL.it permette di visualizzare in simultanea gli stock iniziali, la produzione, l’import, l’export, i consumi e gli stock finali per i seguenti prodotti: Latte, Burro, Formaggio, SMP e WMP. Dati utili per avere un quadro completo delle dinamiche sia dell’annata precedente che di quella in corso, e per la pianificazione delle proprie attività.


Canada: Export di Grano Duro

Nei primi tre mesi del 2021, le esportazioni del Canada di Grano Duro sono aumentate del 34,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando a 1,2 a 1,6 milioni di tonnellate esportate, grazie ad un prezzo medio di vendita più favorevole rispetto ai listini degli Stati Uniti e dell’UE.

L’export è trainato dalla domanda dell’Algeria (+747,8%) e dell’Unione Europea (+63,7%). In quest’ultima area, il principale Paese importatore è l’Italia (tradizionalmente grande acquirente per la pastificazione), che ha acquistato dal Canada oltre 253 mila tonnellate di Grano Duro nel periodo Gennaio – Marzo, +56,9% rispetto al primo trimestre del 2020.

Il prezzo medio di esportazione di Grano Duro del Canada nei primi tre mesi del 2021 è stato di 302$/Ton (273,3 €/Ton, utilizzando cambio medio di Marzo), +15,9% rispetto a Gennaio-Marzo 2020. Il prezzo medio mensile del Frumento Duro Fino di Foggia nel periodo Gennaio-Marzo si è mosso in un range tra i 294,5 e i 300,5 €/Ton, evidenziando quotazioni più elevate rispetto al prezzo medio di esportazione canadese. 

Mais e Soia: prezzi e aggiornamenti di mercato | Maggio 2021 [VIDEO]
20 Maggio 2021

Primo Forecast USDA sull’annata 2021-2022 per i mercati di Mais e Soia: le produzioni mondiali sono stimate in aumento, influenzando positivamente gli stock finali, mentre i prezzi nelle principali piazze mondiali si mantengono elevati.

Michele del Team di CLAL.it e TESEO commenta il forecast e gli andamenti di mercato nel seguente video.


MAIS

Le Produzioni Mondiali di Mais per l’annata 2021/22 sono stimate a 1.190 Mio Ton, in crescita del +5,4% rispetto l’annata precedente. Si prevedono aumenti in tutti i principali paesi produttori, con raccolti record per Brasile, Cina e Ucraina

Anche la domanda globale di Mais per la stagione 2021/22 è stimata in aumento, supportata principalmente dalla forte richiesta per l’alimentazione animale. 

L’export di Mais per la prossima stagione è stimato in crescita del +5,7%, trainato da Brasile (+22,9%), Argentina (+5,9%) e Ucraina (+32,6%). L’export degli Stati Uniti è previsto in diminuzione del -11,7% data la maggior competitività di Ucraina e Russia. 

Gli Stock finali di Mais, risultanti dal bilancio tra produzioni, domanda ed export, sono stimati in aumento del +3,1%, con variazioni importanti negli Stati Uniti (+19,9%) e in Brasile (+70,7%). 

TESEO.clal.it - Mais: Bilancio di Mercato 2021-22
TESEO.clal.it – Mais: Bilancio di Mercato 2021-22

I prezzi medi di vendita del Mais rilevati nelle principali piazze mondiali dall’1 al 12 Maggio, registrano ulteriori incrementi, con variazioni significative per USA (+21,4%), Argentina (+12,1% in dollari) e Francia (+10,8%) rispetto alle quotazioni di Aprile. 

In Italia, i prezzi medi quotati il 13 Maggio a Bologna sono in aumento a 278€/Ton per il Mais nazionale ad uso zootecnico e 282€/Ton per il Mais nazionale ad uso zootecnico con caratteristiche.

TESEO.clal.it - Prezzo Mais Bologna
TESEO.clal.it – Prezzo Mais di Bologna

SOIA

Le Produzioni Mondiali di Soia per la stagione 2021/22 sono stimate a 386 Mio Ton, in aumento del +6,2% rispetto l’annata precedente, guidata dagli aumenti produttivi di Brasile, Stati Uniti e Argentina. 

L’import è stimato in aumento del +2,9%, supportato dalla domanda cinese, che si prevede in crescita a 103 Mio Ton per l’annata 2021/22. L’export mostra una maggiore stabilità, con l’aumento stimato per il Brasile (+8,1%) compensato da un calo atteso per gli Stati Uniti (-9,0%). 

TESEO.clal.it - Export di Soia
TESEO.clal.it – Export di Soia

Con una domanda che cresce ad un ritmo più lento delle produzioni, gli Stock finali di Soia sono rivisti in positivo, +5,3% rispetto alla stagione 2020/21. 

Continua l’aumento delle quotazioni dei Semi di Soia nei primi giorni di Maggio. I prezzi medi di vendita della Soia dall’1 al 12 Maggio in USA (Western Illinois) si attestano a 627$/Ton, +9,8% rispetto al mese precedente.
Trend analogo per il Brasile, dove i prezzi medi della Soia dall’1 al 12 Maggio registrano una variazione del +7,2% in dollari rispetto ad Aprile, e per l’Italia, con il prezzo medio dei Semi di Soia quotato a Bologna che ha superato i 700€/Ton. 

TESEO.clal.it - Prezzo Semi di Soia in USA
TESEO.clal.it – Prezzo Semi di Soia in USA

Per maggiori dettagli sui mercati del latte, agricolo e suinicolo seguiteci sui nostri siti web CLAL.it e TESEO.clal.it.

BOX Aprile 2021: Payout SMP e Burro, Import UK, Prezzo Mais
29 Aprile 2021

Payout SMP+BURRO

Il 2021 è iniziato con una minore offerta di latte nei principali player dell’Unione Europea.

Germania, Francia e Olanda stanno producendo di meno rispetto al 2020 e, di conseguenza, inviano meno latte alla trasformazione in Polvere e Burro, principali prodotti di stoccaggio nei casi di eccedenze produttive.

I prezzi delle due commodity si mantengono, pertanto, a livelli sostenuti, garantendo una buona remunerazione del latte destinato alla trasformazione in questi prodotti.

Lo stesso Payout SMP+BURRO evidenzia, con riferimento alle quotazioni medie del mese di Aprile, un ricavo teorico di 37,91 €/100 Kg. È un prezzo innegabilmente sostenuto per il periodo primaverile. Ripercorrendo lo storico del ricavo simulato, bisogna risalire al 2014, ultimo anno prima della fine del regime delle quote latte (31 marzo 2015), per vedere un elevato ricavo teorico simile in Aprile. Allora era stato raggiunto un ricavo di 39,30 €/100 Kg, dopo un periodo critico per il mercato lattiero-caseario, dovuto alla siccità in Nuova Zelanda e all’eccessiva piovosità nel Nord Europa.

CLAL.it - Payout SMP + Burro


Dairy Import UK

Il Regno Unito, nei primi due mesi dopo la Brexit, ha registrato una diminuzione delle importazioni di prodotti lattiero-caseari, molto probabilmente anche a causa di alcuni disservizi doganali. I volumi complessivi ritirati dalla Gran Bretagna, infatti, sono stati di 173.039 tonnellate (-20% su base tendenziale) ed in valore di 387,5 milioni di Euro (-18,2%).

Sono diminuite le importazioni di Formaggi (50.513 Tons, -28,4%), Burro (7.242 Tons, -36,3%) e Crema di Latte (1.686 Tons, -44,5%). L’Irlanda, storicamente primo fornitore del Regno Unito, è il Paese che ha maggiormente patito le diminuzioni dell’import britannico.

Sono calate anche le importazioni di formaggi Italiani: 5.478 tonnellate (-20,2% rispetto allo stesso periodo del 2020).  

Dati positivi riguardano invece le importazioni dalla Polonia, la quale ha esportato notevoli quantità di Yogurt (da 816 tonnellate a 12.466 tonnellate nel bimestre del 2021) e l’import complessivo del Regno Unito di Yogurt è aumentato a 46.194 tonnellate (+8,7%).

Negli ultimi due mesi del 2020, all’approssimarsi della Brexit anche dal punto di vista legale, le importazioni di prodotti lattiero caseari erano aumentate. E questo tanto dall’Unione Europea quanto dall’Italia. Anche i prezzi unitari di acquisto di prodotti Dairy fra Novembre e Dicembre sono cresciuti, passando da 42,98 €/100 kg a 49,90 euro. Una probabile scorta di formaggi DOP, in vista dei nodi burocratici da scogliere.

CLAL.it - UK Dairy Import da Italia


Mais e Alimento Simulato

Dopo una sostanziale stabilità negli ultimi mesi, il prezzo del Mais Nazionale Ibrido, quotato presso la CCIAA Metropolitana Milano MonzaBrianza Lodi, registra un sensibile aumento per la seconda volta consecutiva, raggiungendo i 257 €/Ton nella seduta del 27 Aprile (+7,5% rispetto alla quotazione precedente). 

Nonostante l’importante variazione del prezzo del Mais, il valore dell’Alimento Simulato, riferimento indicativo dei costi alimentari per la bovina da latte, rimane sostanzialmente stabile rispetto ai mesi precedenti, calmierato dall’andamento del prezzo della Farina di Soia Nazionale.

TESEO.clal.it - Milano: Prezzo Settimanale del Mais Nazionale Ibrido

Effetti dell’instabilità dei trasporti sulle economie globalizzate
30 Marzo 2021

La vicenda della nave portacontainer Ever Given, finalmente disincagliata dopo sei giorni bloccata nel canale di Suez, impone una riflessione sul futuro di sviluppo sostenibile e globale che, forse, va ripensato.
Ci sembra opportuno richiamare l’attenzione sulla conoscenza, sull’informazione come strumento di formazione, elaborazione e pianificazione, in un dialogo che dovrebbe coinvolgere tanto il settore privato delle imprese quanto il piano istituzionale, senza confondere le parti, ma secondo una collaborazione costruttiva.

Clal.it e Teseo by Clal, nelle proprie pagine, pubblicano le autosufficienze produttive, le produzioni, gli scambi internazionali. Per quale motivo? Per informare e contribuire alla crescita dell’economia, della società, del benessere, in chiave sostenibile.
Il dialogo, gli accordi internazionali, le politiche di crescita razionale sono elementi che, insieme, contribuiscono al progresso e, in ultima analisi, ad uno sviluppo pacifico. Partendo dai numeri e dalla buona volontà.

Pubblichiamo l’articolo che Vito De Ceglia, Direttore responsabile di ShipMag.it e Giornalista presso La Repubblica-Affari e Finanza, ha scritto per CLAL.it e TESEO.


Vito De Ceglia - Direttore responsabile di Shipmag.it
Vito De Ceglia – Direttore responsabile di Shipmag.it

Non è chiaro quando il Canale di Suez sarà riaperto al traffico, ma è stato compiuto un primo importante passo in questa direzione. Nella notte, intorno alle 4.30 di lunedì 29 marzo ora locale, la portacontainer Ever Given è stata disincagliata e portata di nuovo a galleggiare, secondo quanto riferito dal fornitore di servizi marittimi Inchcape Shipping Services e poi confermato alle agenzie internazionali da persone che stanno lavorando all’operazione.

La nave della compagnie taiwanese Evergreen Line era bloccata da martedì 23 marzo, causando la chiusura di una delle più importanti arterie per il commercio globale e facendo pressione sui prezzi di commodities e spedizioni. La Suez Canal Authority aveva in precedenza reso noto che un totale di dieci traghettatori sono coinvolti nelle operazioni di liberazione della Ever Given. Gli escavatori hanno già spostato 27.000 metri cubi di sabbia, fino a una profondità di 18 metri, e questa operazione ha permesso di appurare che la parte anteriore della nave è stata danneggiata, anche se l’imbarcazione è rimasta stabile.

Ciò aggiunge incertezza ai tempi di sblocco del canale, in quanto probabilmente la portacontainer non è operativa al 100%. Al momento, in base alle analisi di Lloyd’s List, voce autorevole nel mondo dello shipping, il blocco del canale da parte della nave Ever Given costa circa 400 milioni di dollari l’ora (9,6 miliardi al giorno): il traffico in direzione ovest vale circa 5,1 miliardi di dollari al giorno e il traffico in direzione est 4,5 miliardi di dollari.

Intanto, si è allungata la lista di navi in attesa che il canale venga sbloccato: secondo i dati raccolti da Bloomberg, sino a domenica 28 marzo c’erano 453 navi in coda, rispetto alle circa 100 all’inizio del blocco. In questo totale sono comprese 90 navi portarinfuse (navi usate per trasportare carichi non-liquidi e non contenuti in container), 27 petroliere, 82 portacontainer, 22 vettori GPL o GNL, 31 navi cisterna e 17 navi che trasportano veicoli. Anche se l’importante snodo per il commercio mondiale fosse liberato nei prossimi giorni, le conseguenze sugli scambi globali potrebbero durare settimane o mesi. “Le tessere del domino sono state rovesciate – ha scritto sui social media Lars Jensen, amministratore delegato di SeaIntelligence Consulting – I ritardi e i cambi di rotta, che sono già avvenuti, causeranno effetti a catena su navi e attrezzature vuote, che si faranno sentire per diversi mesi”.

Un incidente, quello della Ever Given, che probabilmente avrà un effetto boomerang anche sulle tariffe di trasporto marittimo che sotto la spinta del lockdown globale per la pandemia Sars Cov 2, associata all’esplosione della domanda di prodotti domestici di importazione, ha reso il mercato dei noli del trasporto container sempre più instabile. A trainarli è principalmente la domanda dei consumatori statunitensi, che sta trovando ulteriore spinta man mano che l’economia si riprende per effetto del programma di vaccinazione, che dovrebbe incrementare i consumi.

Anche la direttrice Asia-Europa-Med, sebbene in quantità più contenuta, ha visto una lievitazione media dei noli di ben il 450% dalla seconda metà del 2020, ma la lentezza in EU del programma vaccinazioni con conseguenti ampi lockdown a macchia di leopardo, sta attenuando la domanda ed è attesa una contenuta correzione dei noli. La situazione generale è comunque molto fluida e in continuo mutamento, con effetti tutti da verificare sulle economie globalizzate.

BOX Marzo 2021: Latte Bio, Formaggi Freschi, Frumento e Orzo
25 Marzo 2021

Latte Biologico UE

Aumentano le produzioni di Latte Biologico in Germania e Francia, con un incremento a gennaio rispettivamente del 3,6% e del 6,4% rispetto allo stesso periodo del 2020. La Baviera produce da sola quasi la metà della produzione tedesca. In Francia le regioni maggiormente vocate al bio sono i Paesi della Loira e Bretagna.

Il differenziale dei prezzi fra latte convenzionale e bio si mantiene più ampio e meno esposto a dinamiche stagionali in Germania, dove il confronto vede il latte “organic” posizionarsi sui 49,05 €/100 kg contro i 32,70 euro del convenzionale.

In Francia il prezzo del convenzionale si assesta a 33,76 €/100 kg, contro i 46,52 euro della materia prima biologica.

In Italia aumentano i consumi di latte UHT bio, che nel periodo di restrizioni anti-Covid ha beneficiato della maggiore shelf life. Negli ultimi 6 mesi ha registrato una crescita del +1,9% in quantità e del +7,3% in volume (Set 2020 – Feb 2021).

Confronto Prezzi del Latte Bio in Francia e Germania


Cina: Import di Formaggi Freschi

Il 58% dei formaggi freschi esportati dall’Unione Europea in Cina nei primi due mesi del 2021 vengono dall’Italia, che in tale segmento specifico è il primo esportatore comunitario, davanti alla Francia. La crescita dei formaggi freschi Made in Italy è stata del 643,2% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Ulteriori prospettive di crescita dovrebbero essere garantite dall’accordo fra Ue e Cina sulla tutela di 100 Dop e Igp, delle quali 26 italiane, entrato in vigore il 1º marzo 2021.

Cina Import Formaggi Freschi


Cina: Import di Frumento e Orzo

È boom per le importazioni cinesi di cereali. Fra gennaio e febbraio la crescita è stata del 270,3% in quantità e del 283,6% in valore.

Sorprendono, in particolare, gli acquisti di grano duro, che nei primi due mesi del 2021 hanno superato il milione di tonnellate (erano poco più di 74.200 le tonnellate importate nello stesso periodo del 2020).

Primo fornitore della Cina di frumento duro è il Canada, con quasi 608.000 tonnellate vendute e una quota di mercato del 59%, davanti a Usa e Australia. 

Import Cina di Frumento Duro

Il Canada è il primo esportatore anche di Orzo, con quasi 700.000 tonnellate vendute in Cina tra gennaio e febbraio 2021 (+ 88,3% su base tendenziale).

Segue l’Unione europea, con la Francia di fatto esclusivista del rapporto commerciale (+544,3% il flusso comunitario verso la Cina e una quota di mercato del 23%).

L’Ucraina scivola al terzo posto fra i Paesi fornitori, con un market share del 22% e 287.600 tonnellate spedite in Cina.

Import Cina di Orzo

BOX Febbraio 2021: Dairy Export, Formaggio, Mais e Soia
25 Febbraio 2021

Export Dairy UE

Il Covid e le difficoltà di Horeca e Food service non fermano l’export lattiero caseario dell’Unione Europea.

Nel 2020 le esportazioni complessive dell’UE-28 sono cresciute in quantità del 3,5% rispetto al 2019, superando in valore i 20 miliardi di euro (+4,2%).

Gouda, Mozzarella, Cheddar, formaggi fusi sono i principali formaggi esportati nel Mondo, che hanno contribuito – insieme agli altri – a trascinare le vendite: +7,2% nel corso dell’anno rispetto ai 12 mesi precedenti.

Molto interessante la crescita dei formaggi freschi, che avanzano del 17,5% nel 2020 rispetto al 2019, con Corea del Sud, Svizzera, Giappone e Cina fra i principali mercati di destinazione.

Nel mese di Dicembre l’export dei prodotti Dairy è aumentato del +14,1% in quantità su base tendenziale, con ottime performance per formaggi (+13,7% nel complesso, +30,9% per i freschi), latte e panna (+41,3%).

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Formaggio USA e UE

La maggiore offerta di latte negli Stati Uniti ha favorito una maggiore produzione di formaggio. A Dicembre 2020, le scorte negli USA hanno registrato un aumento del +3,8% rispetto al mese precedente. La maggior offerta ha influito sui prezzi del formaggio Cheddar, scesi a 3,39 $/Kg (quotazione del 19 febbraio 2021).

Diversa la situazione in Europa, ed in particolare in Germania. A fronte di una minor produzione di latte nelle prime settimane del 2021, la valorizzazione del latte destinato ad Edamer tedesco è aumentata a 34.82 €/100Kg (simulazione CLAL di Febbraio 2021).


Mais e Soia UE

In ambito cerealicolo, l’UE ha un tasso di approvvigionamento superiore al 100% solamente per frumento tenero, orzo, avena e segale. L’Europa è invece deficitaria per gli altri cereali, tra i quali il Mais (tasso di autosufficienza dell’83,6% nel 2019-2020) e il sorgo (92,6%).

In merito alla Soia, l’Unione Europea è autosufficiente per il 15,4%, in una fase in cui le scorte mondiali sono previste in diminuzione.

In frenata le importazioni di cereali in Unione Europea: -21,18% in quantità e -12,72% in valore nel 2020 rispetto al 2019. Ucraina, Brasile, Canada, Serbia e Stati Uniti sono i principali fornitori di cereali per l’UE-28.
Nel 2020 l’Unione Europea ha esportato 47,1 milioni di tonnellate di cereali (+18,60% in quantità), per un controvalore di 9,62 miliardi di euro (+22,12% rispetto al 2019).

ue-export-cereali

Le importazioni europee di Semi Oleosi nel 2020 vedono una crescita moderata (+2,96% in quantità e +5,34% in valore) rispetto al 2019. Farina di Soia (-6,45%) e Soia (+6,86%) i prodotti più acquistati, con Brasile e Argentina primi fornitori, davanti a Stati Uniti e Canada.